Una
iniziativa a Lucera da prendere ad esempio anche nella nostra città
Si svolgerà martedì 28 settembre 2010, alle ore 11,
presso la Sala Giunta del Comune di Lucera, la presentazione di ‘Io con gli altri…’, il progetto
promosso dall’Associazione Mondo Nuovo
di Lucera d’intesa con i Comuni di
Lucera e di Portocannone, ed in
collaborazione con l’Ufficio Scolastico
Provinciale di Foggia.
L’obiettivo di ‘Io con gli altri…’ è
di avviare un percorso teso ad
analizzare, prevenire e contrastare il fenomeno delle prepotenze tra ragazzi a
scuola. In che modo? Attraverso l’educazione alla relazione e sostenendo
una cultura
antibullistica basata sui valori quali: legalità, solidarietà e rispetto. Con questo progetto, dunque, si cercherà di ridurre un fenomeno di
forte emergenza sociale ed in costante aumento nelle scuole italiane tra i
bambini e i ragazzi di entrambi i sessi e appartenenti a tutte le classi
sociali.
Il progetto, finanziato
dal Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali – Direttiva L. 383/2000 per annualità 2009 – ha una durata annuale e prevede il
coinvolgimento di due tra le scuole Primarie e Secondarie di 1° grado del
Comune di Lucera e dell’I. C. del Comune di Portocannone. In totale saranno 16 le classi oggetto dell’intervento.
La prima parte del
progetto prevede un’indagine iniziale che vedrà coinvolti i genitori ed i
docenti degli alunni attraverso la somministrazione di questionari, con
l’intento di far loro acquisire una conoscenza di base sull’argomento nei
contesti specifici. Di conseguenza, circa 480 tra bambini e ragazzi, di età
compresa tra i 10 e i 14 anni, saranno impegnati in un’azione diretta di tipo
formativa finalizzata a sensibilizzare gli alunni sul tema, ad
aumentare la conoscenza e la consapevolezza sui comportamenti che sono o non
sono di bullismo, ed infine ad elaborare strategie personali e collettive per
fronteggiare e ridurre tale fenomeno.
Mentre 960 genitori, 65 insegnanti e 3 dirigenti
scolastici saranno coinvolti nell’azione indiretta di tipo informativo che
mira ad una presa di coscienza del significato negativo di certe azioni,
condizione ideale per attivare un contesto educativo volto a favorire la
costruzione di regole condivise e di processi di responsabilità condivisa tra
la comunità scolastica e genitoriale, in modo da riconoscere e prevenire
condotte antisociali, nonché sviluppare modelli di intervento in casi di bullismo.