di Emanuele Merla
Molte volte ci
troviamo imbottigliati nel traffico ma poi scopriamo che siamo stati “vittime”
di un automobilista incivile, il quale ha parcheggiato in malo modo la sua
vettura. Francamente la nostra Città non avendo le dimensioni di una metropoli,
quindi facilmente percorribile a piedi, non dovrebbe sottostare alle dure leggi
del traffico.
Invece il
malcostume di utilizzare le macchine per spostamenti di alcune decine di metri
con la relativa pretesa di parcheggiare a tutti i costi nei pressi della meta da
raggiungere, causa disagi alla mobilità e in alcuni casi provoca aspri litigi
tra automobilisti e non.
Per non parlare poi
degli abitudinari del cosiddetto “parcheggio sotto casa”, che mediamente
causano la maggior parte dell’astio che si instaura tra vicini di casa. Costoro
si avvantaggiano di “complici”, che a
tempo debito e con i mezzi più disparati (sedie, transenne, macchine che
vengono spostate, campane e quant’altro), impediscono ad altri veicoli di
parcheggiare nel posto “riservato” del loro “connivente”.
Tali atteggiamenti,
oltretutto, sono diseducativi per i bambini che imparano a vedere le strade
come luoghi di scontro, dove vige la legge del più forte o magari del più
furbo. La mancanza di senso civico fa si che ci si dimentichi del codice della
strada e sempre più si faccia ricorso al codice dettato dall’egoismo e dalla
pigrizia. Alcuni cittadini esasperati (nel resto d’Italia) si sono muniti di
adesivi: (http://incivileabordo.wordpress.com/)
che appongono sulle auto ree di soste alquanto bizzarre (gli adesivi sono in
PVC statico facilmente rimovibili senza che causino il minimo danno al mezzo).
Ovviamente non
bisogna arrivare al punto di attaccare adesivi, meglio sarebbe, affrontare un
percorso di rieducazione della cittadinanza all’uso consono delle automobili o
ad esempio incentivare i genitori ad accompagnare i figli a piedi, perlomeno a
scuola, nei limiti del possibile.
Può sembrare un eccesso
ma è il caso di fare un esempio di come in alcune città ci si organizza: tramite
i consigli d’istituto e successivamente con i consigli di classe, alcune scuole
pianificano in merito stilando un calendario, che tenendo conto delle esigenze
dei genitori che lavorano, stabilendo i turni per accompagnare i figli a scuola
rigorosamente a piedi, salvo alcune eccezioni dovute al maltempo (ogni genitore
a turno accompagnerà più di un bambino).
Comunque, una cosa
è certa: basterebbe ridurre l’uso delle automobili per sentirsi più liberi e
più in contatto con il mondo reale.