Il punto di vista di "Amo San Giovanni" e "Democrazia Cristiana" sulla prossima esposizione nel chiostro comunale de “La Resurrezione” di Antonio Ciccone
“Il sindaco che vuole un posto nella storia”
Sembra ormai consolidarsi la moda di conquistarsi un riconoscimento pubblico del proprio passaggio a Palazzo non attraverso la esecuzione di opere importanti a servizio della città, bensì con lo stravolgimento estetico dei manufatti storici tramandateci dai nostri avi, mediante realizzazione di opere alquanto futili, sicuramente non opportune con conseguente spreco di danaro pubblico.
Così come il precedente Sindaco di centro destra ha legato il suo nome alla realizzazione nel corso principale della città di un’Opera Monumentale di dubbio valore estetico (comunemente inteso dai cittadini come l’OSSAIO), l’attuale Sindaco di centro sinistra vuole legare il suo nome allo stravolgimento estetico del nostro chiostro comunale.
Difatti, in barba al comune buon senso della conservazione sia della memoria che dei manufatti storici esistenti sul territorio, già peraltro fortemente offesi da cattivi interventi di restauro subiti, il nostro Sindaco insieme alla sua giunta, ha deciso di stravolgere definitivamente l’estetica dell’antico chiostro di Palazzo S. Francesco attraverso la esposizione permanente dell’opera gigantesca “
Precisiamo che nessuna critica viene mossa all’artista Ciccone e alla sua colossale opera; ci preme sottolineare che il nostro principale obiettivo è la salvaguardia del chiostro comunale perchè memoria storica di vitale importanza per la nostra città.
Per favore ridateci il nostro chiostro intatto con la sua bellezza e la sua storia, non perpetuate l’ennesimo scippo alla cittadinanza ed alla storia della nostra città
Collocate la suddetta Opera in un luogo degno della sua importanza religiosa e non all’interno di una struttura laica qual è il Palazzo di Città.
Sig. Sindaco per distogliere le attenzioni della cittadinanza sulla sua incapacità amministrativa non metta in moto opere di questo tipo, tra l’altro non era Lei il difensore (almeno tale si definiva) della memoria e dei manufatti storici da salvaguardare? Pensi piuttosto a trovare il bandolo della matassa delle continue crisi nella sua maggioranza e metta in moto quella pulizia nei volti e nella azioni del suo governo se vuole davvero un posto in positivo nella storia della nostra città.
Il gruppo politico culturale “AMO SAN GIOVANNI ROTONDO”
DEMOCRAZIA CRISTIANA