di Gaetano
Cusenza
consigliere provinciale (Gruppo Misto-ApI)
Il 1° agosto scorso il
Consiglio Provinciale, su proposta dell’assessore Leonardo Lallo,
all’unanimità, ha approvato senza dubbio la delibera più qualificante
dell’intera consiliatura, che ha come oggetto: «Programma per la crescita economica, sociale ed occupazionale nella
provincia di Foggia».
E’ nato così il Piano del
Lavoro che rappresenta una validissima intuizione in un momento critico per il
mondo del lavoro.
Solo alcuni dati.
In Capitanata sono alla
ricerca di una prima occupazione 30.000 persone e il tasso di disoccupazione è
del 13%, cinque punti superiore a quello nazionale. Tra i giovani più del 45%
non studia e non lavora.
In tutti i settori
produttivi della Capitanata le imprese che rinunciano alla propria attività
sono di gran lunga superiori a quelli che vogliono iniziarne una nuova, così ci
troviamo di fronte al settore agro-alimentare dove su 49 imprese che si
cancellano, ne nascono solo 25 nuove; oppure nell’industria del legno 25
imprese si cancellano e solo 1 si iscrive; per non parlare dell’industria del
mobile dove il rapporto è su 8 aziende che chiudono nessuna apre. Dati
drammatici.
Per agevolare l’ingresso
dei giovani nel mondo del lavoro occorre necessariamente incentivare le imprese.
Come?
Favorendo il rapporto tra
la scuola e il lavoro, stimolando l’imprenditorialità ed il sistema produttivo
e attivando una rete di servizi tra pubblico e privato. La disoccupazione la si
può fronteggiare solo favorendo
l’integrazione fra le politiche per lo sviluppo del territorio, le politiche
del lavoro e le politiche della formazione.
Ma cosa prevede il Piano
del Lavoro?
Si tratta di un Piano che
sarà realizzato in un arco di tempo di tre anni e che si tradurrà concretamente
nella realizzazione di interventi per l’occupabilità e l’occupazione a favore
di un target complessivo di circa 3000 giovani. La dotazione finanziaria
ammonta a circa 34 milioni di euro e potrà essere implementata da un
finanziamento aggiuntivo del POR FESR e dai fondi derivanti dal Patto dei
Sindaci, oltre ad eventuali fondi di Enti Pubblici e Privati che aderiranno al
Piano.
Quali sono i settori
interessati al Piano?
Tutti i settori economici,
finanziari, sociali e culturali come: il turismo, l’edilizia, l’artigianato, il
commercio. Uno spazio importante avranno i Piani Sociosanitari, le ASL, le
Fondazione, i GAL e le Banche.
Nel mondo del lavoro della
provincia di Foggia si possono aprire prospettive molto interessanti per
giovani e meno giovani.
Anche per San Giovanni Rotondo
potrà nascere una nuova fase.
Occorrerà principalmente creare sinergie tra le
Istituzioni Pubbliche gli Enti Privati come la Casa Sollievo della Sofferenza,
la Fondazione dei Padri Cappuccini, la Confcommercio e la Confartigianato.
Fondamentale sarà il ruolo delle forze Sindacali e di Categoria e di tutti i
Patronati.
Oggi finalmente abbiamo
nel mani un valido strumento per dare
risposte occupazionali e finanziarie concrete e serie. Spetta a noi non perdere
questa occasione.
Tutti insieme potremo dare vita ad una nuova
stagione in cui con maggior stabilità occupazionale ci sarà senza dubbio anche
maggior sicurezza economica e sociale.
Questo sarà, dai prossimi
giorni, il mio sforzo di amministratore provinciale.