Presentazione del libro di Roberto Penati
Il prossimo 18 ottobre 2014, alle ore 19:00, presso la Parrocchia San Giuseppe Artigiano di San Giovanni Rotondo, Roberto Penati presenterà la sua ultima pubblicazione “La Chiesa di San Donato – I dipinti di Natale Penati e l’Epigrafe sopra il portale”.
All’incontro interverranno Dott. Roberto Penati, autore del libro e nipote del pittore Natale Penati da Milano, Don Vincenzo D’Arenzo, parroco della chiesa di San Giuseppe Artigiano e la Prof.ssa Flavia De Rubeis, docente di Epigrafia Medievale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
La pubblicazione di questo libro cade nella ricorrenza dell’80° Anniversario della realizzazione dei dipinti nella Chiesa di San Donato e si inserisce in una collana di libri dedicata all’artista Natale Penati da Milano, curata dallo stesso nipote Roberto Penati, che ci accompagna in un viaggio virtuale tra le varie Chiese del territorio garganico dove l’illustre zio ha lasciato l’impronta della sua arte.
In particolare (come si legge nella prefazione del libro) a San Giovanni Rotondo, il pittore Natale Penati da Milano ha realizzato numerosi dipinti in diverse chiese situate nel centro storico della città e, con le sue opere, ha saputo dare lustro ed onore alla Comunità Religiosa e Civile di San Giovanni Rotondo, dove ancora oggi la sua memoria continua a vivere nelle persone e nelle istituzioni del luogo.
Natale Penati da Milano – Cenni storici
Natale Penati nasce a Milano il 15 maggio 1884, nel tipico rione milanese dell’”Isola”. Terzo di cinque figli, sin dalle prime classi scolastiche dimostra una spiccata attitudine per il disegno e la pittura. Per vocazione emergente partecipa al corso preparatorio di pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera dove entra all’età di 13 anni. Termina gli studi dopo quattro anni, conseguendo attestati d’onore e medaglie di merito.
All’età di 28 anni sposa Anita Pozzi con la quale formerà una famiglia costituita da due figli: Angelo e Mariuccia, quest’ultima tuttora vivente. Il grande desiderio di dipingere diventa espressione artistica di grande rilievo, tanto da iniziare una collaborazione con la galleria d’arte Clemente, per la quale dipinge numerosi quadri con soggetti paesaggi, salotti del settecento ed anche madonne con bambino che venivano richieste dalle giovani coppie di sposi. Divenuto ormai ben conosciuto, Penati instaurò rapporti d’affari con alcuni industriali milanese e tra di essi l’imprenditore Sig. Intelvi che, venuto a conoscenza di un concorso per il restauro della Chiesa Santa Maria delle Grazie in San Marco in Lamis (nell’entroterra del Gargano, poco distante da San Giovanni Rotondo), lo informò della notizia. Il pittore comprende che era finalmente giunto il momento da lui tanto atteso: quello di affrontare il tema da lui preferito dell’Arte Sacra. Per le sue capacità artistiche e la sua determinazione, vince il concorso e dal 1933 inizia un lungo periodo di permanenza nel Gargano. Nel 1935, in occasione del 25° di ordinazione sacerdotale di Padre Pio, dipinge le volte della Chiesetta dei Cappuccini in San Giovanni Rotondo e, negli anni successivi, anche le altre chiesa della città: San Nicola, Sant’Orsola, San Giacomo, San Leonardo, San Donato e Santa Maria Maddalena (diruta nel 1982). Nel 1937 affresca la Chiesa di Santa Maria in Silvis a Serracapriola e realizza alcuni quadri nel locale Convento dei Cappuccini (dove fu ospite Padre Pio) e nel 1941 dipinge la Chiesa Matrice di Rignano Garganico e la Chiesa SS. Martino e Lucia in Apricena. Nel biennio 1940-1941, conclude la propria esperienza artistica nel Gargano realizzando il suo capolavoro: la Cattedrale di Manfredonia che affresca su incarico dell’Arcivescovo Mons. Andrea Cesarano, il quale aveva conosciuto il pittore già nel 1935 quando dipinse la Chiesa Stella Maris della stessa città.
Ritornato nella sua città natale, negli anni 1943-1951 dipinge numerose chiese nell’hinterland Milano tra le quali quelle di Cusago, Corbetta, San Lorenzo Parabiago, Mantegazza, Bareggio e quella di Pregnana Milanese che insieme alla Cattedrale di Manfredonia si possono considerare le opere più importanti del pittore.
Nell’osservare i dipinti di Penati si può immediatamente cogliere la semplicità del linguaggio usato dal pittore. Ovunque affiora il suo spirito di credente, con quella grande capacità di parlare attraverso le immagini che sanno creare un’atmosfera di pace e serenità interiori.
Dopo lunga malattia si spense il 28 febbraio 1955 nella propria abitazione in Milano.
I riconoscimenti ricevuti dalle Pubbliche Autorità sono stati postumi ma significativi. La città di Manfredonia nel 1985 ha intitolato un piazzale al pittore la città di Pregnana Milanese nel 1997 ha intitolato una via, mentre il Comune di San Giovanni Rotondo e Rignano Garganico hanno già approvato l’intitolazione di una via della città al nome del pittore Natale Penati.
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