Il punto di vista di Legambiente sulla sdemanializzazione della zona sacra
Dopo qualche anno siamo costretti ad intervenire ancora sulla pineta adiacente alla zona sacra. Il consiglio comunale ha deciso: “ i 4,8 ettari di pineta sono dei privati”. Non vogliamo entrare nel merito della questione giudiziaria che ovviamente è complicata e piena di contraddizioni, ci preme sottolineare come questa decisione dell’Amministrazione arriva alla vigilia della redazione del nuovo Piano Urbanistico Generale. Un caso?
Noi crediamo di no, questa è l’ennesima dimostrazione di come il nostro territorio viene violentato e cementificato in nome di affari. Per interessi di pochi si distrugge e si costruisce con la benedizione della politica.
Questa della pineta è una occasione persa, l’amministrazione comunale doveva congelare il giudizio in attesa del nuovo Piano Urbanistico, perché quella zona è satura di cemento: dal Perottino comunale alle tante costruzioni inutili.
La discussione, sul futuro urbanistico e sull’assetto, deve essere inquadrata in quella sul Piano Urbanistico Generale poiché esso costituisce lo strumento vitale per decidere le sorti del nostro territorio.
Per troppi anni le scelte urbanistiche di San Giovanni Rotondo sono state determinate da varianti con eccessiva attenzione agli interessi dei privati proponenti.
È necessario invertire questa tendenza suicida che ha portato alla distruzione di un territorio unico e straordinariamente affascinante che poteva e doveva essere il fiore all’occhiello della nostra città.
Salviamo la pineta e costruiamo un parco pubblico.
Legambiente
San Giovanni Rotondo