Le precisazioni dell’avvocato Giuseppe Placentino
Il caso del canile ‘casalingo’ di Tobia, ha legittimamente scatenato un vespaio di polemiche ed opinioni personali rimbalzate sul web e sui social network.
L’avvocato Giuseppe Placentino, difensore del signor Tobia, ha interpellato la nostra redazione per precisare che l’operazione condotta questa mattina è stata concordata con i servizi sociali.
“Perché si è agito soltanto questa mattina dopo anni di segnalazioni e denunce?”
“Il ritardo – risponde Placentino – è dovuto agli evidenti problemi di adattamento del soggetto il quale non voleva dare esecuzione spontanea a questa richiesta, volendo tutelare la sua posizione in seno alla Procura dove sono aperti diversi procedimenti a suo carico. Tobia è un soggetto debole che va compreso nelle sue difficoltà di adattamento e non condannato a priori così come fatto dal dottor Bertani”.
Come vi comporterete di fronte alla denuncia per maltrattamento di animali e sulla questione dell’altro locale in uso al signor Tobia adibito a canile?
“Nelle sedi opportune dimostreremo la semi-infermità del soggetto al momento del fatto. Per quel che riguarda la situazione del locale di via Fraticelli a giorni si risolverà in via bonaria anche quella vicenda”.
Quanto accaduto questa mattina nasconde anche un grave problema sociale. Chi si occuperà dell’assistenza del signor Tobia?
“Auspico – conclude il legale – che i servizi sociali del nostro comune si prendano cura del mio assistito. Ringrazio la dottoressa Rosa Merla per l’attenzione e la sensibilità dimostrata senza esprimere giudizi morali sul mio cliente, pur conoscendone tutte le problematiche”.
riontino mario
Quali servizi sociali Giuseppe? Se non abbiamo un piano di zona. Provate a contattare il sindaco cera di S. Marco.
mario riontino