Il Comune controlla gli edifici… con gli alunni in aula
“A seguito delle scosse di terremoto avvertite nella serata di ieri, venerdì 14 marzo, questa mattina l’assessore all’Edilizia Scolastica, Maria Mangiacotti, insieme al dirigente ai Lavori Pubblici, ing. Pietro Vocale, e al geom. Elia Pirro, ha effettuato dei sopralluoghi tecnici in alcune scuole della città per verificare lo stato di sicurezza degli edifici e produrre la scheda AeDES – Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica, ai fini di determinare l’agibilità in fase post-sismica.
Dai controlli effettuati non sono emersi danni in seguito all’evento sismico e le strutture risultano in sicurezza. L’amministrazione comunale continuerà a monitorare la situazione, garantendo la massima attenzione alla tutela di studenti e personale scolastico”.
Questo è quanto comunicato dal Comune tramite i propri canali social ufficiali, dopo la forte scossa di terremoto avvenuta venerdi sera. Una scelta che ha sollevato un vespaio di polemiche da parte di cittadini e soprattutto genitori che ieri mattina hanno mandato regolarmente i propri figli a scuola.
Logica avrebbe voluto che il Sindaco chiudesse, con apposita ordinanza, tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado per la giornata di sabato per permettere il sopralluogo di tecnici ed esperti negli edifici.
Nel comune di Sannicandro Garganico, ad esempio, il primo cittadino Matteo Vocale, già nell’immediato post-sisma ha indetto ordinanza di chiusura delle scuole per permettere appunto sopralluoghi e verifiche strutturali.
La legge su questo tema parla chiaro: effettuare un sopralluogo con il personale (e gli alunni) all’interno di un edificio scolastico dopo un terremoto è estremamente pericoloso e in violazione delle normative sulla sicurezza. Questo tipo di comportamento potrebbe essere considerato irresponsabile, poiché espone a rischi aggiuntivi sia il personale che gli studenti.
La legge e le linee guida stabiliscono chiaramente che, dopo un terremoto, tutte le persone devono essere evacuate in modo sicuro prima che venga effettuata qualsiasi ispezione dell’edificio. Il motivo è che i sopralluoghi sono necessari per verificare l’integrità strutturale dell’edificio, poiché potrebbero esserci danni invisibili che mettono a rischio la stabilità dell’edificio stesso.
Se un sopralluogo venisse effettuato con il personale all’interno, il dirigente scolastico o il responsabile dell’edificio potrebbe essere ritenuto responsabile per la violazione delle normative sulla sicurezza e per l’esposizione a rischio delle persone. In particolare, ciò violerebbe le disposizioni del Decreto Legislativo 81/2008, che obbliga a garantire l’assenza di pericoli per la salute e la sicurezza dei lavoratori (inclusi gli insegnanti e il personale scolastico) e degli studenti durante situazioni di emergenza.
Inoltre, tale condotta potrebbe comportare conseguenze legali, incluse sanzioni amministrative o, in casi estremi, responsabilità penale, nel caso in cui dovessero verificarsi danni o lesioni. Pertanto, è fondamentale rispettare le procedure e assicurarsi che tutti siano evacuati prima di ogni sopralluogo.
In sintesi, un sopralluogo con il personale all’interno non è conforme alle normative di sicurezza e rappresenta un rischio per la salute e l’incolumità delle persone.
Il sopralluogo deve essere effettuato solo da personale qualificato, come i tecnici della sicurezza strutturale o i Vigili del Fuoco, per evitare ulteriori rischi. E non deve esserci nessuna persona non autorizzata all’interno dell’edificio.
Il decreto prevede che il datore di lavoro, il dirigente scolastico in questo caso, debba garantire la sicurezza dei lavoratori e degli studenti, il che include non solo l’evacuazione, ma anche la valutazione dei danni e la pianificazione di eventuali misure correttive.
Da questo punto di vista ad esempio, l’attenta Dirigente dell’IC ‘Dante-Galiani’, Rosa Porciello, già dalle prime ore del mattino aveva mandato una missiva indirizzata all’ufficio tecnico comunale e all’assessore all’edilizia scolastica chiedendo una immediata verifica tecnica dei plessi Dante, via Tortorelli e Galiani. Verifiche sì effettuate ma evidentemente senza rispettare, da parte dell’ente preposto al controllo, norme e procedure di sicurezza, con gli alunni e docenti ormai già in aula.
È importante, quindi, seguire le procedure di emergenza e le linee guida stabilite dalle autorità competenti per garantire la sicurezza di tutti, senza mettere in pericolo l’incolumità delle persone.