Comunicato centro antimobbing Foggia e la Confenal Puglia
La crisi mette in ginocchio l’Italia, ma l’Italia non reagisce, gioca. Lo Stato, gioca. La politica, gioca. Giocano con la vita delle persone.
Anziani che dopo aver lavorato una vita, rovistano nei cassonetti per mangiare, ragazzi, uomini e donne costretti a lavorare in nero, sfruttati, sottopagati, mobbizzati, aziende che chiudono e fianchi scoperti all’illegalità, perchè lo Stato è assente, chiuso nella Palazzo, a giocare.
Questo 1° maggio è caratterizzato da una lista di morti che sembra un bollettino di guerra:
“Non abbiamo lavoro”: due amici di 33 anni si uccidono
Perde il lavoro e si suicida: l’ennesimo dramma della crisi
Crisi, pensionato si dà fuoco davanti a un supermercato
Denunciarono il pizzo: “Lo stato ci sta lasciando morire”
Perde il lavoro e s’impicca: lascia la moglie incinta
Ancora un morto “di crisi”: imprenditore si toglie la vita nel nuorese
Lipari, il suo hotel rischia la chiusura: albergatore si toglie la vita
Disoccupato si toglie la vita, choc al convegno della Cisl
Alcuni titoli di giornale del solo mese di aprile!!!
E’ un’emergenza nazionale che non si può e non si deve ignorare, siamo tutti vittime e colpevoli insieme. Siamo andati oltre il dover mantenere uno status sociale, la vergogna di non poter condurre un certo tenore di vita imposto dalla società. Non si può festeggiare quando la gente muore, quando viene negato uno dei diritti fondamentali della Costituzione: il lavoro!
Art 4 della Costituzione:
“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”
Servono azioni, vere e concrete!
Il centro antimobbing Foggia e la Confenal Puglia si associano al dolore delle famiglie di queste vittime di questa società malata, di questo mondo del lavoro ormai malato, sofferente, fatto solo di sorprusi, di violenze psicologiche e fisiche, he uccide la dignità.
Augura solo, che tutto questo abbia al più presto fine e rinasca la SPERANZA !