pro-referendum sangiovannese per aver raccolto dagli inizi di settembre ad oggi
oltre mille firme
Grazie anche al contributo di San Giovanni
Rotondo sono state depositate presso l’ufficio centrale per il referendum circa
1.2 milioni di firme.
Adesso la nostra richiesta passerà al
vaglio della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale.
In particolare le norme che intendiamo
abrogare nel caso il referendum venga accettato dalla Corte Costituzionale sono
quelle della cosiddetta legge “Calderoli”, dal nome del ministro proponente,
conosciuta anche come “porcellum” o “legge porcata, così definita dallo stesso
Calderoli poco dopo la sua approvazione in Parlamento.
Nel caso si vada a votare per questo
referendum il risultato che si otterrà sarà di svuotare la legge Calderoli dei
suoi principali contenuti: liste bloccate, premio di maggioranza, distribuzione
proporzionale dei seggi, soglie di sbarramento assai esigue. Con l’effetto di
ripristinare la precedente legge “Mattarella”.
Sarà possibile tornare a scegliere
direttamente il candidato del proprio territorio, rendendo effettivo il diritto
di voto svilito dalla lista bloccata. Attualmente, infatti, si costringe
l’elettore a ratificare le scelte fatte dalle segreterie partitiche
trasformando il parlamento in un consesso di nominati e non di eletti. Con la
legge Mattarella si tornerà a uno sbarramento del 4% e non dell’1 o 2%
attualmente previsto per le forze che partecipano alle coalizioni.
A livello nazionale hanno sostenuto la
campagna per la raccolta delle firme: “I democratici”, Italia dei Valori, PLI,
Rete dei Referendari, Sinistra Ecologia Libertà, Unione Popolare.
A livello locale si sono attivati i
partiti: Sinistra Ecologia Libertà, Italia Dei Valori, l’associazione politica
“Noi semplicemente sangiovannesi”, personalità di area democratica e di centro.
Le ringraziamo tutte.
Sinistra, Ecologia, Libertà – San Giovanni
Rotondo