Dal 30 ottobre al 15 novembre le celebrazioni in memoria delle quattordici vittime
Il 14 ottobre 1920 a San Giovanni Rotondo si verificò la strage più drammatica del biennio rosso in Italia, in cui persero la vita tredici socialisti e un carabiniere. Una vicenda che accadde nel giorno dell’insediamento dell’amministrazione guidata da Luigi Tamburrano, vincitore legittimo delle elezioni, segnando per sempre la storia della città.
Diverse le iniziative messe in campo dall’Amministrazione comunale di San Giovanni Rotondo in collaborazione con l’ANPI Provinciale di Foggia, la Fondazione Pietro Nenni di Roma e l’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo di Bari, che si terranno dal 30 ottobre al 15 novembre 2020, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza sanitaria. Il chiostro comunale ospiterà un convegno scientifico e per quindici giorni la mostra di Ciro Marino ispirata ai fatti dell’Eccidio del 14 ottobre 1920; verrà presentato il libro di Antonio Tedesco “Fermate i socialisti. Il massacro del 14 ottobre 1920 a San Giovanni Rotondo”, di recente edizione, che ricostruisce con documentazione archivistica, il contesto storico e la dinamica di quel drammatico evento e sarà realizzato un opuscolo commemorativo dell’intera vicenda.
«L’eccidio del 14 ottobre 1920 è un evento che non trova la giusta collocazione sui manuali di storia come altri episodi analoghi ma di minore drammaticità, accaduti in quel tormentato periodo in Italia – ha commentato il sindaco Michele Crisetti – Per sempre ricorderemo con commozione quegli eventi luttuosi nella consapevolezza che la memoria va conservata e preservata, incoraggiando quelle iniziative che mirano alla creazione di strumenti e percorsi per avvicinare i cittadini e gli studenti alla conoscenza e all’approfondimento della storia della nostra comunità».
«Oggi San Giovanni Rotondo è una città di pace, accoglienza e riconciliazione che ricorda la sua storia e le sue vittime» ha concluso il primo cittadino.
A breve verrà reso noto il programma completo delle iniziative.