L’opinione di Forza Nuova
Rileggiamo con sorpresa ed amarezza sincera le parole consegnate al vostro giornale per celebrazioni del 25 aprile.
Sorpresa perché veniamo a sapere che fu il movimento di liberazione e non le truppe alleate a scacciare la armate tedesche dal territorio italiano, lasciando così il ruolo offerto sulla scena dalle decine di migliaia di caduti tra gli eserciti belligeranti risalenti la penisola ridotto ormai a quello di anonime ed inutili comparse (eppure in questa data, a distanza di così tanti anni, qualcosa si sarebbe anche potuto concedere anche a loro). Ed amarezza quando scopriamo, contro ogni evidenza, che la guerra civile che credevamo finita nell’aprile di quasi settant’anni fa, alla quale la nazione aveva già versato un vivo tributo di sangue ed un pietoso carico di dolori, di crimini ed ingiustizie, in fondo non è mai finita. Riscopriamo oggi quanto forse avevamo dimenticato cogliendolo tra le righe del trionfalistico comunicato stampa pubblicato sulla pagina di questo notiziario on-line da parte di Rifondazione Comunista. La resistenza continua, trova sempre uno scopo a cui votarsi ed un nemico d’affrontare, in Val di Susa come altrove, per perpetuare l’odio e, con esso, un conflitto senza fine che volentieri avremmo sperato di consegnare ai sussidiari di scuola, alla coscienza critica degli storici e alle preghiere di suffragio. Poco importa che stavolta il nemico sia quello stesso stato di cui oggi si celebra il concepimento, coerenza e coscienza stanno altrove oggi, in un mondo lontano, tra le ombre care ed indistinte dei defunti, un mondo in cui la pace, dicono, appaia come qualcosa di più del semplice silenzio che accompagna il momentaneo tacere delle bocche da fuoco.
Saverio Siorini
segreteria di San Giovanni Rotondo
