l’ntervista dI SangiovanniRotondoNET al candidato sindaco
Manca ormai una settimana all’8 e 9 giugno quando tutti i cittadini saranno chiamati alle urne per scegliere i prossimi rappresentanti del Consiglio Comunale e soprattutto il futuro primo cittadino di San Giovanni Rotondo.
I tre sfidanti – Filippo Barbano, Michele Crisetti e Floriana Natale – hanno accettato il nostro invito ad essere intervistati.
5 domande più una a ciascuno dei tre candidati sindaco per capire quali sono i punti chiave del programma elettorale, le azioni amministrative che intendono realizzare, le prospettive e le sfide che attendono in futuro una città complessa come San Giovanni Rotondo e per finire abbiamo chiesto ai tre sfidanti alla guida di Palazzo San Francesco… cosa succederà in caso di ballottaggio.
Dott. Barbano si presenta a questa competizione forte dell’appoggio del presidente Giuseppe Conte e dell’appeal che l’ex premier suscita nell’elettorato. Come e quando è nata l’idea della sua candidatura?
L’dea della candidatura nasce da lontano, nella mente dei miei amici in primis. In me, invece è maturata pian piano. Mi fu chiesta una prima disponibilità un anno e mezzo fa circa: in un primo momento avevo declinato, ma nell’ottobre scorso mi fu posto un aut-aut. E siccome all’interno del nostro gruppo ci eravamo sempre detti che bisognava impegnarsi in prima persona, e avendo gli amici individuato in me la figura che poteva rappresentarli in maniera sufficientemente degna, ho risposto di sì ad una condizione: la mia disponibilità c’è se c’è anche la vostra. In quel momento è nata l’idea. Il bello è che, quando ci riunimmo coi responsabili delle altre liste, il mio nome non fu fatto dal mio gruppo ma dagli altri gruppi della coalizione. In realtà speravo magari che si trovasse qualche altro nome ma tutti hanno convenuto sulla mia persona e quindi sono stato obbligato ad accettare nonché onorato di rappresentare tutte queste persone.
Due anni e mezzo fa lei si presentò alle Elezioni Regionali nella lista Senso Civico che fa riferimento al presidente Michele Emiliano che tra l’altro ospitò in sede di presentazione della sua candidatura. Come mai questo cambio di rotta e se c’è stato un tentativo di approccio per la formazione del cosiddetto “campo largo” assieme al Pd e al centrosinistra?
Io nasco nel centrosinistra, anzi sono uno dei 15 che ha formato il PD a San Giovanni. Rispetto il partito, qualche difficoltà c’è stata nel tempo con gli uomini che lo hanno rappresentato. Purtroppo non sono stato il solo che pian piano ha abbandonato il partito. Una scelta che hanno fatto anche altri miei attuali compagni di ventura e tanti altri che adesso corrono in altre formazioni. Con i responsabili del PD locale non c’è stato nessun tentativo di alleanza per creare questo “campo largo”. I tentativi forse sono stati a livello più alto e ho dovuto esplicitare in maniera chiara che il problema per noi erano gli uomini che rappresentavano questa attuale amministrazione. Fin dall’inizio dichiarammo di essere nati come alternativa e in contrapposizione all’attuale amministrazione.
Nel primo comizio avete ribadito l’attenzione alla trasparenza amministrativa.
Quali saranno i punti focali del suo programma elettorale?
I punti cardine saranno cultura della programmazione, accoglienza, trasparenza, legalità e poi sapete che come candidato porto lo stemma di candidato sostenibile, ci impegneremo ad essere sostenibili a tutti i livelli tanto che abbiamo già iscritto la nostra città alla rete dei comuni sostenibili qualora sarò io a guidarla.
Più volte ha affermato che San Giovanni Rotondo è una “città speciale” per tanti motivi: San Pio e Casa Sollievo della Sofferenza su tutti. È da qui che si riparte per una nuova visione di città?
Noi abbiamo utilizzato il termine “città straordinaria”. Perché baciata dalla divina provvidenza che ci ha donato San Pio. È da qui che dobbiamo partire, anche da alcune cose che sono state fatte bene, perché buttarle via sarebbe uno spreco. In realtà noi vogliamo cambiare il modo di fare politica. È nostra intenzione promuovere la condivisione, lo abbiamo fatto col programma e lo faremo con il bilancio. Tutto quello che stiamo facendo è condiviso da tutti. Condividiamo esperienze come ad esempio il convegno che abbiamo voluto sul centro storico, condiviso con gli abitanti del borgo antico, dopo aver lavorato assieme e dopo aver approfondito tutte le problematiche e le criticità. Abbiamo portato a San Giovanni Rotondo personalità che hanno realizzato progetti importanti in altre città e mi piace ricordare quando il geometra Pierro mi disse “qui avete in mano un gioiello”, offrendoci la sua consulenza e la sua disponibilità in maniera del tutto gratuita per il rilancio del borgo antico.
Avete puntato fortemente sul programma partecipato, ascoltando idee e proposte dei cittadini? Qual è il tema o la problematica che la città sente di più e che merita maggiore attenzione?
La città ci ha parlato di tante tematiche, di aspettative e progetti. Probabilmente la cosa più sentita è la qualità della vita e la sicurezza. In tantissimi ci hanno chiesto inoltre un focus sui giovani, i nostri figli, la futura classe dirigente e per questo nelle nostre liste abbiamo voluto tanti giovani perché è nostra intenzione garantirci un futuro. Ci spenderemo per formare i ragazzi così che possano continuare il lavoro che noi iniziamo. Vogliamo scrivere una pagina bella per San Giovanni e i giovani non possono mancare.
Chi teme di più tra i suoi due contendenti alla poltrona di primo cittadino? E in caso di ballottaggio come vi comporterete?
Ho ascoltato la vostra intervista a Michele Emiliano, quella sera l’ho incontrato per un breve saluto e mi ha detto “mi raccomando al ballottaggio, se ci sarà, non mi fate sentire cose strane, datevi una mano!” Io non temo nessuno ma allo stesso tempo temo entrambi i miei competitor. Quello che avverrà si vedrà, al momento non mi preoccupo del ballottaggio, si preoccupino gli altri. Andiamo avanti per la nostra strada con grande serenità. San Giovanni è una città che ha delegato per tanti anni ma negli ultimi tempi sto notando una maggiore attenzione da parte dei cittadini e questo per me è un elemento di maturità. Sono certo che i cittadini sceglieranno il meglio. In caso di vittoria conterò, certamente, sull’amicizia con Michele Emiliano. Ci siamo sentiti come detto anche quando si voleva tentare di mettere in piedi il cosiddetto “campo largo” ma per la nostra città abbiamo ritenuto non ci fossero le condizioni. Abbiamo preferito, come più volte ribadito da Giuseppe Conte, il “campo giusto”.
Il candidato sindaco Filippo Barbano è appoggiato da 6 liste:
MoVimento 5 Stelle 2050, In… Formazione per San Giovanni Rotondo, SìAmo San Giovanni Rotondo, Sinistra in Comune, Cittadini Sangiovannesi e la lista civica Insieme San Giovanni Rotondo.
Ecco nel dettaglio il programma e le liste collegate al candidato sindaco Filippo Barbano