Conte a “la Repubblica”: «Sbaglia chi non celebra il 25 aprile, mai dare per scontati i valori di chi è morto per la libertà»
In una intervista a “la Repubblica” il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, invita l’Italia ad allontanare pregiudizi e polemiche da questa importante commemorazione: «Questa data, nonostante ricordi la liberazione dal nazifascismo e sia quindi, per la nostra Nazione, l’anniversario della riconquistata libertà, continua a essere da taluni percepita, a torto, come la celebrazione della vittoria di una parte degli italiani sull’altra. È una festa che in parte suscita echi di conflitti ideologici, forse perché quella che abbiamo vissuto è stata la guerra divisiva per eccellenza, una guerra civile».
Ritiene il Presidente che questa giornata non debba essere vissuta riproponendo antiche divisioni o vecchi pregiudizi. È il giorno in cui si è riconquistata l’indipendenza, che ha avviato la rinascita della nazione e nel quale tutti possiamo rinvenire le radici del nostro patto costituzionale, è necessario dare valore storico al 25 aprile e celebrare, in un clima di concordia, questa ricorrenza, che ha segnato il ritorno dell’Italia alla libertà e alla democrazia dopo vent’anni di dittatura.
Oggi – ha ribadito con forza – c’è da festeggiare, insieme, il nostro patto fondativo, la scelta compiuta di riprendere il futuro nelle proprie mani.
«Per me – ha concluso – non è il giorno in cui è prevalsa una ideologia rispetto a un’altra, una fazione politica rispetto a un’altra. È il giorno in cui il popolo italiano ha espresso una tenace volontà di riscatto e di rigenerazione morale dopo i tragici anni della dittatura e della guerra. È la data da cui origina l’affermazione dei valori della libertà, della dignità, della democrazia, della pace».
Buon 25 Aprile!