La Redazione di SanGiovanniRotondoNET incontra Costanzo Cascavilla
Sono 9 gli aspiranti Consiglieri Regionali di San Giovanni Rotondo.
La Redazione di SanGiovanniRotondoNET li ha incontrati ad uno ad uno in vista del voto di domenica e lunedì 20 e 21 settembre, quando i cittadini pugliesi saranno chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio Regionale.
Com’è maturata la decisione di scendere in campo, alle Regionali e nelle file del centrosinistra con Italia in Comune?
Chiariamo il concetto della mia area di appartenenza che ha creato qualche discussione anche durante il mio mandato da sindaco. La mia area era, è e sarà il centrosinistra. Chiarito questo, la mia discesa in campo per queste regionali è stata sollecitata da alcuni amici, sindaci e amministratori comunali e regionali che ho conosciuto durante il mio periodo di amministrazione della città e che rappresentano oggi l’asse portante del movimento Italia in Comune. Molti di questi mi hanno chiesto di dare un contributo e mi sono sentito in dovere di dare questo mio apporto, anche per la grande progettualità che abbiamo sviluppato assieme alla Regione nei miei mesi da sindaco.
Possiamo dire quindi ufficialmente che Costanzo Cascavilla è un uomo di centrosinistra e che nella candidatura a sindaco del 2016 c’è stato qualcosa di sbagliato? Pentito di quella scelta e di tutto quello che è successo e che ha portato alla fine della sua esperienza di governo cittadino?
Quella esperienza, quella campagna elettorale è stata particolare sotto molti aspetti. Anche in quel caso ho voluto dare la mia disponibilità, la gente valuterà se è stato un contributo fattivo o qualcosa che non ha reso in termini di benefici per la città. Io mi sento tranquillo e a posto con la mia coscienza per quanto fatto, pur tra mille difficoltà. Il sottoscritto non vive di politica, per me la politica è dare un contributo fattivo, mettendo in cantiere progetti e temi di discussione sui quali ci si potrà confrontare.
Lei adesso si trova contro gli ex della sua amministrazione: Mangiacotti, Natale, Canistro. Come vede la partita e soprattutto ci sono reali possibilità che la nostra città venga rappresentata nella massima assise del governo pugliese?
Qui siamo nel campo minato del calcolo probabilistico: è chiaro che più aumentano i candidati più diminuiscono le possibilità di elezione. Ma può succedere di tutto: con dieci candidati può essere che vengano eletti una o più persone, come può essere che con due candidati non esca nessuno. Ognuno fa le sue scelte, rispetto alle proprie idee e le proprie appartenenze. Come nel calcio, ognuno fa il tifo per chi vuole. Con queste persone mi sono trovato benissimo in amministrazione, abbiamo preso strade diverse ma va bene così. Stima e amicizia con tutti, ognuno faccia la sua campagna elettorale come crede. Noi con la nostra lista stiamo lavorando bene e stiamo dando un contributo fattivo al programma di Michele Emiliano. Un tema su tutti, l’agricoltura. Più di qualcosa non ha funzionato e per questo stiamo lavorando al rilancio del settore dopo un periodo buio caratterizzato da tanti problemi non solo a livello politico ma anche a livello di burocrazia e apparato regionale. È giusto che Emiliano faccia chiarezza su quello che è successo e che possa rilanciare questo settore trainante soprattutto per l’economia della Daunia.
Perché è naufragato il progetto dell’Altra Capitanata? Lei, Mangiacotti, Riccardi e Pezzano avete preso strade diverse?
Evidentemente il problema era a monte, ossia l’appartenenza ad aree diverse. Io avevo chiarito di non potermi muovere dalla mia area del centrosinistra mentre altri no. Sono scelte che in periodo pre-elettorale si fanno ma poi non hanno trovato riscontro nel concreto. Rispetto per tutti, auguro a tutti loro una buona campagna elettorale.
Perché votare Costanzo Cascavilla?
Io credo che stiamo ponendo all’attenzione degli argomenti importanti. Siamo in grado di dare risposte coerenti sul territorio in termini progettuali. Non sono una persona attaccata alla poltrona, sono sceso in campo per dare un contributo al territorio. L’ho fatto prima e lo faccio adesso con la stessa passione e lo stesso entusiasmo.