La Redazione di SanGiovanniRotondoNET incontra Salvatore Biancofiore
Sono 9 gli aspiranti Consiglieri Regionali di San Giovanni Rotondo.
La Redazione di SanGiovanniRotondoNET li ha incontrati ad uno ad uno in vista del voto di domenica e lunedì 20 e 21 settembre, quando i cittadini pugliesi saranno chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio Regionale.
Lei proviene dall’esperienza in Consiglio Comunale: com’è maturata l’idea di candidarsi per un seggio al Consiglio Regionale a sostegno di Antonella Laricchia?
Un’idea maturata nel solco dell’esperienza dei due anni in Consiglio Comunale, un lavoro proficuo e attento ai bisogni delle persone. Un grande lavoro portato avanti anche grazie agli amici attivisti. Abbiamo ottenuto, seppur all’opposizione, qualche risultato del quale andiamo orgogliosi: come il Piano delle Barriere Architettoniche, l’asilo nido con la questione del licenziamento delle educatrici, la questione dei parcheggiatori. Insomma mi sono sempre occupato dei più deboli e delle situazioni di difficoltà. Da buon difensore, mi passi il paragone calcistico, marcavo stretto e tiravo dritto per la mia strada per perseguire gli obiettivi. Cercherò di fare lo stesso in queste Regionali, dove punto ad ottenere un buon risultato personale e per il MoVimento.
I 5 stelle stanno passando un periodo tribolato, sia a livello nazionale che locale. La candidatura di Mario Conca è la cartina al tornasole del momento che sta attraversando il MoVimento. Pensa che pagherete dazio il prossimo 20 e 21 settembre?
Non credo che avremo ripercussioni. Rispetto e stimo la persona di Mario Conca, sempre a disposizione nelle vertenze portate avanti dal MoVimento in Consiglio Regionale. Reputo discutibile la sua candidatura, certo ci sono molte situazioni discutibili. Abbiamo condiviso alcune battaglie per le quali Mario si è sempre speso. Antonella Laricchia penso sia la persona giusta, è una tosta, viene da cinque anni di ferrea opposizione. Anche negli ultimi mesi ha tenuto testa a Michele Emiliano, dicendo sempre no all’apparentamento con il centrosinistra.
Quali saranno i temi che intende portare all’interno dell’assise regionale?
Da operatore sanitario naturalmente non possiamo non parlare di sanità, un settore bistrattato sia da Fitto che Da Emiliano. Solo Vendola ha cercato di aggiustare un po’ le cose e i disastri causati dall’amministrazione Fitto. Poi è arrivato Emiliano che con la scusa di potenziare la sanità territoriale ha creato solamente disastri. La mia professione di medico di guardia medica e 118, mi ha portato a conoscere bene i problemi che attanagliano il Gargano nord, le zone di Peschici, Vico, Carpino e Ischitella ad esempio. Zone totalmente abbandonate, dove mancano le infrastrutture, i collegamenti. Il Gargano da questo punto di vista è stato sempre penalizzato, per questo dobbiamo lavorare per agevolare il più possibile quei paesi che dal punto di vista infrastrutturale e sanitario sono stati lasciati allo sbaraglio negli ultimi anni.
San Giovanni Rotondo presenta ben 9 candidati al Consiglio Regionale: ci sono reali possibilità che la nostra città venga rappresentata nella massima assise del governo pugliese?
Per qualcuno ci sarà qualche possibilità reale. Ma vedo troppe divisioni all’interno delle coalizioni, troppe personalità di diverse estrazioni. Già cinque anni fa volevamo fare un discorso unitario a livello cittadino con due, tre candidati verso i quali far confluire i voti dei sangiovannesi. Un candidato del centrosinistra, uno del centrodestra e uno del MoVimento magari abbinato a qualche lista civica di sostegno. Tutto questo per portare, come fanno altre città, anche più consiglieri all’interno dei palazzi regionali. Questo è un po’ il mio cruccio, per questo chiedo vivamente di votare sangiovannese, indipendentemente dagli schieramenti. Per quanto mi riguarda sono fiducioso di ottenere un buon risultato e magari confrontarmi con altre forze per portare in Regione qualche istanza importante per la nostra città.
Perché votare Salvatore Biancofiore?
Ho dimostrato di essere disponibile con tutti avendo a cuore naturalmente, come anche nella mia professione di medico, i problemi del sociale, delle famiglie in difficoltà o in situazioni di disagio. La mia estrazione d’altronde dice questo: sono sempre stato all’interno dell’associazionismo, del volontariato con Caritas, Croce Rossa, parrocchie, ecc. … Sono sempre stato in prima linea e spero di continuare a farlo, questa volta in un contesto più ampio come quello regionale.