Domani, 18 novembre, corteo di protesta alla Fiera di Foggia
Il 16 novembre il consiglio provinciale in concomitanza con l’incontro tra i rappresentati della regione Puglia e del governo nazionale, ha affrontato il difficile problema della crisi del settore agricolo.
In una lettera congiunta indirizzata al presidente Vendola e all’assessore Dario Stefàno, le organizzazioni agricole hanno richiesto di attivare il massimo degli aiuti concedibili, circa 20 milioni di euro, già individuati dal Ministero della Politiche agricole.
“La crisi economica generale – ha dichiarato il consigliere provinciale Gaetano Cusenza – non ha risparmiato l’economia agricola pugliese che già presenta preesistenti problematiche strutturali. Per alcuni comparti olivicolo, zootecnico, ortofrutticolo, vitivinicolo e cerealicolo, la Puglia costituisce un caso emblematico.
Nella lettera di tutte le organizzazioni si prende atto del grande sforzo della Regione Puglia, che è tuttavia insufficiente per l’intero fabbisogno e pertanto si chiede l’intervento del Governo Centrale.
Per il 2010 sono stati recuperate pochissime risorse, insufficienti a ristrutturare i debiti delle imprese agricole.
Il Governo Centrale continua ad ignorare le difficoltà degli agricoltori, tra i quali ci sono imprese agricole che rischiano di cessare l’ attività agricola.
Pare, a detta delle organizzazioni, che il valore aggiunto agricolo dovrebbe registrare nel 2009 una drastica flessione del 5,2%. Il che significa recessione per il settore primario. Inoltre, nel 2009 si calcola una produzione in calo del meno 4% e una caduta verticale del 13,4% dei prezzi all’ origine; inoltre si prevede un calo del 3,7 % degli investimenti e una contrazione tra l’1,5 e il 2% dei redditi dei produttori; mentre a fronte di tutto questo i costi di produzione dovrebbero avere un’ impennata pari all’ 8,5%. Quella di oggi è la crisi agricola più importante e drammatica degli ultimi trent’ anni.
Le imprese agricole – conclude Cusenza – mostrano problemi a produrre reddito da destinare ai consumi, all’ innovazione ed agli investimenti. Pesano ed aggravano questo scenario da un lato, l’ aumento dei costi produttivi, contributivi e burocratici, la caduta dei prezzi all’ origine e dall’ altro le difficoltà di accesso al credito che penalizzano maggiormente le imprese che investono innovazioni e qualità”.
Intanto domani 18 novembre alle 9,30 presso l’ingresso della Fiera di Foggia partirà un corteo di protesta degli agricoltori di Capitanata per ottenere provvedimenti immediati finalizzati a proteggere e incrementare i prezzi dei prodotti agricoli della Provincia di Foggia.
ALV