Vescovi: “Ricerca significa rispetto per la vita e per la persona”
Salone del quarto piano gremito per la presentazione questa mattina del nuovo Direttore Scientifico dell’ IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, il professor Angelo Luigi Vescovi.
Dopo il saluto del Direttore Generale Domenico Crupi è toccato al professor Vescovi, visibilmente emozionato, salutare la sua nuova “famiglia”: “Sono onorato di questo prestigioso incarico, che ritengo una occasione eccezionale. Io sono cresciuto in un IRCCS per questo mi interessa la ricerca applicata alla terapia. Sono tante le cose che intendo fare non nascondendo la mia tendenza per le scelte inusuali e innovative. Porto con me la mia esperienza lavorativa in Canada dove si lavora seguendo due parametri: pragmatismo ed efficienza. Qui in Italia la ricerca e le iniziative vanno a sbattere contro il muro della burocrazia, degli interessi personali e della politica. L’approdo in Casa Sollievo non è per me assolutamente un ripiego, anzi: il solo fatto di succedere ad un personaggio come Bruno Dallapiccola mi riempie di orgoglio. Quest’opera ha un potenziale enorme e rappresenta una sfida che richiederà il massimo impegno da parte di tutti. Una ricerca seria e produttiva mirata al bene del paziente e aperta ai giovani ricercatori: è questo quello che voglio, una rete che si articoli e collabori con il territorio e le istituzioni che abbiano un’impronta etica nello studio e nella ricerca per formare un network finalizzato allo sviluppo delle sperimentazioni e delle terapie. Ricerca significa rispetto per la vita e per la persona, altrimenti diventa mera tecnologia.
Dobbiamo essere un modello per la ricerca – conclude il neo-Direttore Scientifico – e per questo dobbiamo cambiare atteggiamento. Nessuno di noi è inferiore ai ricercatori di altri paesi. C’è come una sorta di sudditanza psicologica nei confronti degli altri, noi dobbiamo essere bravi a partire da San Giovanni Rotondo creando un grande team efficiente ed organizzato. Questo incarico rappresenta per me non un punto di arrivo, ma di partenza per progetti nuovi ed innovativi. Non ho paura di sbagliare e sono pronto per iniziare questa nuova e stupenda cavalcata con voi”.
Antonio Lo Vecchio