a cura di
Franco Di Cosmo
La scuola frequentata dai nostri
figli deve mettere a disposizione arredi scolastici a norma.
Le aule a norma, luminose, comode,
con arredi ergonomici e sicuri, contribuiscono ad affrontare nel migliore dei
modi il ritorno alla vita scolastica. Per questo motivo le norme tecniche UNI
specificano i requisiti che lavagne, banchi e sedie devono possedere.
Le condizioni ambientali delle aule
e dei locali scolastici sono infatti estremamente importanti come gli arredi.
Banchi e sedie
Le caratteristiche di banchi e sedie
sono descritte dalle norme della serie UNI EN 1729 che stabiliscono ad esempio
che:
– gli spigoli devono essere
arrotondati con un raggio minimo di 2mm. Le superfici devono essere lisce, le
estremità rivestite per evitare di generare schegge taglienti;
– ogni sedia o banco “a norma” deve
superare una serie di prove di laboratorio tra le quali quelle di stabilità, di
resistenza, di durata e d’urto.
– in relazione all’altezza dello
studente (da 80 cm per i bambini fino ai due metri per i ragazzi), le norme
assegnano agli arredi scolastici delle vere e proprie "taglie". In
questo modo le norme intendono favorire l’adozione di una corretta postura
contribuendo allo sviluppo psicofisico di bambini e ragazzi che ormai trascorrono
gran parte della loro giornata a scuola.
Per una corretta postura, la norma
prescrive che lo schienale debba avere un’inclinazione compresa tra i 95° e i
110°, questo indipendentemente dalla statura dello studente.
Le norme fissano le dimensioni delle
sedie e dei banchi scolastici anche in relazione alla crescente diffusione
dell’utilizzo di PC nella didattica. Gli arredi scolastici a norma sono
progettati in modo che gli studenti possano appoggiare le braccia mantenendo le
spalle rilassate sia che si trovino dinanzi ad un monitor sia che siano alle
prese con i più tradizionali quaderni a righe o quadretti.
Come assicurarsi che la scuola
frequentata dai nostri figli metta a disposizione arredi scolastici a norma? Le
sedie e i banchi scolastici dovranno recare ben visibili:
– la "taglia" o il codice
colore (ad ogni codice colore corrisponde una “taglia diversa”)
– il nome o logo del fabbricante,
del distributore, dell’importatore o del venditore
– la data di fabbricazione che
specifichi almeno l’anno e il mese di produzione
Cattedre
Esiste una norma specifica anche per
i docenti: si tratta della UNI 4856 che stabilisce i requisiti di stabilità,
resistenza e durabilità e i relativi metodi di prova per cattedre e sedie
destinate agli insegnanti.
Lavagne
Le lavagne rientrano nel campo di
applicazione della norma UNI EN 14434 che riguarda tutte le “superfici
verticali di scrittura”. La norma ha l’obiettivo di prevenire lesioni gravi
durante il normale utilizzo delle lavagne: per questo motivo specifica, ad esempio,
che:
– nessuna parte della superficie
verticale deve costituire un potenziale pericolo per l’utente;
– la superficie deve essere tale da
evitare danni agli indumenti e macchie durante l’utilizzo;
– tutti i bordi e gli angoli accessibili
devono essere arrotondati;
– tra le varie parti della lavagna
che si muovono in relazione l’una all’altra deve esserci sempre una distanza di
sicurezza che deve essere meno di 8 mm o più di 25 in ogni posizione durante il
movimento.
Le lavagne “a norma” vengono
sottoposte a prove per verificarne l’attitudine alla scrittura e alla
cancellazione, la resistenza all’abrasione, alla graffiatura, all’urto e alla
macchiatura.
Le lavagne oltre ad essere sicure
devono anche essere facili da usare, la UNI EN 14434 fornisce alcuni requisiti
ergonomici, come ad esempio il posizionamento di comandi e maniglie. Infine la
norma stabilisce la documentazione che deve accompagnare questi prodotti come,
ad esempio, le istruzioni per il montaggio e l’installazione.
Illuminazione
La UNI 10840 elenca i criteri
generali per l’illuminazione artificiale e naturale delle aule e di altri
locali scolastici, in modo da garantire condizioni che soddisfino il benessere
e la sicurezza degli studenti e degli altri utenti della scuola.
I locali scolastici vengono
utilizzati prevalentemente durante le ore diurne, perciò la UNI 10840:2007
fornisce le prescrizioni generali sia per l’illuminamento artificiale sia per
l’illuminazione naturale.
Per i livelli di illuminamento e le
prescrizione generali sull’illuminazione artificiale la norma fa ampio
riferimento anche ad un altro documento normativo: la UNI EN 12464-1:2004 “Luce
e illuminazione- Illuminazione dei posti di lavoro – Posti di lavoro in
interni”.
Tale norma prevede che i requisiti
illuminotecnici debbano soddisfare tre esigenze fondamentali:
– il comfort visivo, cioè la
sensazione di benessere percepita
– la prestazione visiva, cioè la
possibilità da parte degli studenti/lavoratori di svolgere le proprie attività
anche in condizioni difficili e al lungo nel tempo
– la sicurezza, cioè la garanzia che
l’illuminazione non incida negativamente sulle condizioni di sicurezza degli
studenti.
Franco Di Cosmo