Un modo alternativo per generare energia
Come tutti sappiamo l’essere umano produce degli “scarti”, che incanalati nelle fogne e poi trattati nei depuratori finiscono per divenire solo un costo per i cittadini invece di trasformarsi in una risorsa, anche se esistono realtà nelle quali le feci vengono trattate per produrre terriccio e fertilizzanti, ma sono una rarità. Da qui nasce l’idea di quattro studentesse africane che hanno presentato il loro progetto alla Maker Faire Africa (Lagos in Nigeria) di utilizzare una “materia prima” come l’urina per produrre energia elettrica. Il funzionamento è molto semplice: l’urina viene immessa in una cella elettrolitica che scinde l’urea in azoto, idrogeno e acqua. L’idrogeno opportunamente filtrato viene spinto in una bombola di gas per poi passare in un contenitore di borace liquido che rimuove l’umidità dall’idrogeno. L’idrogeno derivante da un litro di urina sarà in grado di alimentare un generatore di corrente elettrica per circa sei ore. Vorrei solo fare i complimenti alle giovanissime inventrici che con il loro progetto hanno ribadito il concetto che: tutto ciò che noi consideriamo “scarto o rifiuto”, opportunamente trattato, potrebbe divenire una risorsa.
Emanuele Merla