La riflessione di Gaetano Cusenza sui nuovi collegi elettorali provinciali
Chi avesse avuto dubbi,
soprattutto negli ultimi tempi, che la politica si fondasse sull’economia, sta
ricevendo una chiara conferma. Oggi, più di ieri, l’economia invade
completamente la sfera della politica italiana, infatti moltissime delle
strategie e delle scelte sono decise dalla Banca Centrale Europea. E’ la
Commissione Europea che decide il piano politico e il Parlamento italiano segue
le indicazioni. Così si discute su provvedimenti come il taglio alle pensioni o
l’innalzamento dell’età pensionabile, taglio ai trasporti, alla sanità etc….
fino all’abolizione delle Province.
In attesa di ottenere la
definitiva abolizione delle Province, l’ultima manovra economica approvata dal
Governo Italiano, ha sfregiato in maniera evidente e responsabile le Province.
La Manovra Economica
approvata dal Governo Monti, in riferimento alle Province, non è altro che un
brutto colpo alla politica.
Eliminare le Giunte
Provinciali e ridurre a dieci i Collegi
elettorali e quindi il numero dei Consiglieri Provinciali, senza tener conto dei
territori, della loro estensione, degli abitanti, dell’economia e delle
tradizioni, non fa altro che distruggere la Comunità Politica.
Pensiamo alla nostra Provincia che ha una
enorme estensione territoriale, con più
di 7.000 mila Kmq, terza Provincia d’Italia, che comprende sessantuno Comuni, i
quali sono molto diversi da loro per motivi geologici, morfologici, per
tipologia, per economia, per tradizioni e culture, che conta circa 700.000
abitanti ed è più del doppio dell’intera Regione Molise. Bene, la nostra
Provincia con i tagli “ammazza politica”, dovrà avere solo dieci Consiglieri
Provinciali a fronte dei trenta Consiglieri Regionali che ha oggi il Molise.
Oggi in Consiglio
Provinciale , composto da trenta Consiglieri, c’è una discreta rappresentanza
territoriale, ma nonostante tutto ci sono Comuni, anche grandi, che non hanno
rappresentanti, è il caso di Monte Sant’Angelo, di Torremaggiore, Mattinata,
Troia etc…, per non parlare di intere
zone della Capitanata, come il Subappenino.
Pensiamo, allora, cosa
succederà se questa Manovra sarà approvata dai due rami del Parlamento.
Avremo un Consiglio
Provinciale composto da dieci Consiglieri
nominati dai Comuni e senza la
Giunta.
Questa proposta è proprio
sbagliata nel merito.
Senza stabilire chi
svolgerà le funzioni che oggi svolgono le Province, senza stabilire come i
Comuni nomineranno i Consiglieri, si decide di ridurre notevolmente il numero
degli Amministratori Provinciali. E’ proprio vero, si pensa solo a tagliare
senza nessun criterio.
Ma la cosa che mi diventa
difficile comprendere è questa: la Provincia di Foggia conta sessantuno Comuni,
il decreto legge prevede che i Consiglieri Provinciali non saranno più eletti,
ma nominati dai Comuni.
Domanda: come faranno
sessantuno Comuni a nominare solo dieci Consiglieri?
Ho proprio l’impressione
che si è voluto prendere di mira le Province per non tagliare in altri settori
della Politica.
Questo è sbagliato.
Gaetano Cusenza
Consigliere Provinciale