S.O.S. rifiuti
Se la raccolta
differenziata nel nostro comune è ferma all’11%, vuol dire che il restante
indifferenziato è pari all’89%.
Questa grande mole di
rifiuti può essere conferita unicamente in discariche o in qualche inceneritore,
meglio detto “termovalorizzatore” in quanto dovrebbe essere tecnologicamente
avanzato.
Di questo 89%, le
statistiche dicono che ben il 30/35% corrisponde all’umido (l’organico, i resti
alimentari ecc.), a San Giovanni Rotondo, poi, con i numerosi ristoranti che ci
sono, questa percentuale potrebbe essere certamente superiore.
Pertanto, per aumentare
considerevolmente la percentuale di differenziata, non resta che effettuare
quanto prima la raccolta separata dell’umido e conferirla non più in discarica
ma in un area di compostaggio, che trasforma tutto l’umido al 100% in concime (ce
ne sono ultramoderne nei pressi di Lucera, Cerignola e Deliceto).
Per risolvere questo
grave problema però, è indispensabile che non solo i cittadini ma anche gli
addetti – ognuno per le sue competenze – si impegnino seriamente e
disinteressatamente affinché la percentuale di raccolta differenziata aumenti.
La normativa per la
raccolta differenziata prevede già i criteri per la raccolta dell’umido, basterebbe
farla applicare.
Detto questo, l’unico
ostacolo potrebbe derivare da certe “forze occulte” che non gradiscono che si faccia la
raccolta differenziata.
Le proteste dei
cittadini di Cerignola e Margherita di Savoia, contrari all’attivazione del
nuovo inceneritore, sono rivolte anche a tale imprenditoria che è interessata a non far
diminuire i rifiuti indifferenziati.
Questo
rischio è dimostrato dall’inchiesta “Re Mida” in Abruzzo, come si legge in uno
dei numerosi articoli dedicati al caso:
“Nei fatti, tuttavia, l’incenerimento può
generare logiche speculative alternative alla raccolta differenziata: lo
dimostrano pressioni politiche e tangenti scoperte a settembre 2010 in Abruzzo mediante
intercettazioni telefoniche. Qui si è deciso di abbassare gli obblighi di
raccolta differenziata per favorire l’incenerimento, come richiesto da” imprenditori” interessati alla costruzione
di impianti di incenerimento e che non "gradivano" che la raccolta
differenziata raggiungesse anche solo il 40%.” (PrimaDaNoi.it Quotidiano online per l’Abruzzo)
LEGAMBIENTE
San Giovanni Rotondo