Presto le ultime rifiniture per il completamento della struttura
Dopo lunghi anni di attesa è stata attivata, nei giorni scorsi, l’ascensore presso la biblioteca civica “M.Lecce”, il cui malfunzionamento impediva da tempo anziani e disabili di accedere con facilità ai piani superiori della biblioteca e all’auditorium, sede di incontri culturali e dibattiti a carattere sociale.
Probabilmente nei primi giorni di gennaio sarà possibile completare definitivamente i lavori grazie all’assegnazione della gara d’appalto per la gestione dell’arredo (scaffali, mensole e tavoli) per far sì che il luogo non sia solo dedito al prestito dei libri, ma anche favorevole allo scambio culturale tra i cittadini e non.
Ultimamente sede di incontri per lo più culturali, veniva spesso trascurata a causa della cattiva disposizione dei libri presenti, per la maggior parte inseriti in scatole di cartone, e per la difficoltà di raggiungere gli ultimi piani.
“Finalmente possiamo restituire alla piena fruibilità della cittadinanza questo importante contenitore culturale – dichiara il sindaco Mangiacotti – dopo anni di attesa. L’auspicio di questa amministrazione è che possa diventare un luogo di incontro e di confronto utile alla crescita culturale dell’intera comunità e in particolar modo delle nuove generazioni. Daremo maggiore impulso alle iniziative di carattere culturale già intraprese, rivalutando al tempo stesso anche il ruolo della biblioteca comunale, che non deve essere identificato solo con il prestito dei libri, ma anche come luogo di aggregazione sociale e promozione culturale.”
Intanto è previsto per il prossimo 13 dicembre l’incontro culturale organizzato dall’amministrazione in collaborazione con l’associazione “Il Presidio del libro” per la presentazione del libro della scrittrice Elena Gianini Belotti “Pane amaro – Un immigrato italiano in America”.
La biblioteca, dedicata all’insigne figura di Michele Lecce, professore universitario e autore di numerose pubblicazioni, può ora avere, a pieno diritto, tutte le caratteristiche per onorare questa figura che tanto ha contraddistinto la città di San Giovanni Rotondo.