“Una risorsa sottovalutata”
Siamo tutti al corrente della grave situazione d’abbandono nella quale versa il nostro Centro Storico.
Ci rattrista che un luogo così affascinante e suggestivo, e per la sua storia, e per le vicende che lo hanno attraversato nel corso dei secoli, sia risultato sempre poco interessante per i visitatori e soprattutto per tutte le amministrazioni che fino ad ora si sono succedute; amministrazioni che raramente hanno operato per avviare una forma di turismo nel centro storico.
Da qualche tempo, però, qualcosa sta cambiando. Le sterili lamentele dei sangiovannesi che denunciavano la mancanza di visitatori nella nostra città, sono state accolte da alcuni operatori turistici (al momento solo siciliani), che in pochi mesi hanno accompagnato circa 50.000 persone a visitare città e borgo antico.
Le inefficienze e le perplessità che però i visitatori espongono alla fine della visita, stanno inducendo gli operatori turistici a sostituire la visita al nostro centro storico con altre mete.
Dopo tutto – ci chiediamo – cosa abbiamo da offrire ai visitatori se non il museo delle cere e l’esposizione fotografica in via Pirgiano? Tra l’altro, il museo civico di San Giovanni Rotondo (su Corso Matteotti) da tempo è chiuso; esistono progetti di altri musei, avviati da anni, ma chissà quando diventeranno concreti.
Le strade – ritornando al borgo antico – sono sporche ed impraticabili vista la presenza costante di escrementi animali e rifiuti di vario tipo; per non parlare poi delle autovetture parcheggiate in maniera tale da rendere difficoltoso il passaggio dei visitatori.
Una particolare attenzione andrebbe rivolta, poi, agli orari delle chiesette antiche, prevedendo aperture pomeridiane; ad esempio la Chiesa di Sant’Orsola viene aperta di pomeriggio (grazie alla disponibilità dei membri della “Confraternita dei Morti”) solo su prenotazione, la Chiesa di San Donato lo è raramente, mentre le altre chiese sono aperte solo di mattina o nei giorni di festa.
Come dare torto a tutte quelle persone che puntualmente ci ricordano che se non fosse stato per San Pio, noi sangiovannesi non avremmo mai creato nulla di buono?
Anche se a nostro avviso si sbagliano, i riscontri oggettivi purtroppo sembrano dare loro pienamente ragione.
E’ lecito chiedere all’amministrazione comunale di prendere atto della situazione e di adoperarsi al più presto affinché il soggiorno dei numerosi visitatori della nostra città possa diventare più culturale e, allo stesso tempo, più piacevole.
Mariavittoria Belvito Emanuele Merla