Un vero tesoro “sottoterra”!
Il suo nome scientifico è Heliantus Tuberosus, o più comunemente “carciofo di Gerusalemme”.
È una pianta perenne, con una bella e alta infiorescenza, a metà tra la margherita e il girasole, ma è nel bulbo sottoterra che è nascosto il vero tesoro.
Il bulbo è simile ad una patata bitorzoluta che grazie all’alta concentrazione di inulina, è particolarmente indicata nelle diete per i diabetici. L’inulina, infatti, non stimola la ghiandola pancreatica a produrre insulina per equilibrare il tasso di glucosio nel sangue.
Il topinambur è privo di amido ed è quindi adatto per chi soffre di celiachia.
Contiene molta acqua (circa l’80%), fruttosio, vitamina A, vitamine del gruppo B, sali minerali come potassio e magnesio, utili a contrastare la stanchezza fisica, asparagina e arginina.
Le sue radici, tipicamente tuberizzate, sono reputate galattogene, quindi in grado di aumentare e promuovere la secrezione di latte nelle donne che allattano il loro piccolo al seno.
Del topinambur, si sfruttano anche le foglie, utili per alleggerire i disturbi legati all’insufficienza cardiaca.
Si può gustare crudo ma anche in tutte quelle ricette che prevedono l’uso delle patate come valido sostituto di quest’ultime.
MpC