L’ordinanza di chiusura della tribuna coperta dello stadio, la ciliegina sulla torta
Sappiamo che esiste un patto di stabilità interno per il quale si rende difficoltoso qualsiasi intervento per adeguamenti di strutture pubbliche, ne siamo consapevoli ma se un problema si ha a cuore si trovano mille soluzioni pur di garantire un servizio alla città. Altrimenti non servirebbe a nulla amministrare la cosa pubblica. Non c’è bisogno della politica per fare l’ordinario.
Mentre in quasi tutti i paesi si investe in strutture pubbliche nonostante la crisi in modo intelligente (affidamento a privati, a società sportive ecc.) offrendo un servizio migliore utile ed economico ai cittadini nella nostra città si sta facendo di tutto per ostacolare tali discipline. Oramai siamo l’unico paese che ha uno stadio senza l’impianto di illuminazione, siamo l’unica città della provincia che ha un manto erboso utile solamente a guardarlo ma praticamente inutilizzabile.
A che serve avere un campo se non si può utilizzare quando piove?
A che serve avere un campo se poi sei costretto a lasciarlo prima dell’imbrunire?
A che serve avere strutture se poi occorrono mesi o anni per portarlo a termine?
Mai come quest’anno le società di calcio hanno avuto tale difficoltà e mai come quest’anno le società stanno facendo salti mortali per garantire almeno un minimo di allenamento portando i ragazzi ad allenarsi ed effettuare gare a S.Marco e Rignano.
Mentre tutti gli altri paesi del circondario fanno progressi noi stiamo subendo una veloce e preoccupante involuzione che va sistematicamente a ricadere anche sui risultati. E per chi porta una bandiera un vessillo o uno stemma della propria appartenenza è semplicemente un fallimento. Purtroppo chi gestisce le strutture non comprende che quando si gioca una gara ufficiale con campi da gioco ridotti a fanghi o acquitrini rende una pessima idea del pudore della propria città.
Oramai S.Giovanni Rotondo con circa trentamila abitanti e scuole calcio di un certo livello ha delle esigenze che le pubbliche amministrazioni non possono ignorare. Se lo sport è vita è cultura e apertura mentale e soprattutto accoglienza allora non è più possibile offrire tale ospitalità con strutture inadeguate ed impraticabili. Se poi oltre al danno di un campo impraticabile si aggiunge la beffa di una ordinanza di chiusura della tribuna Ovest o tribuna coperta abbiamo la valenza di una stagione fatta di inutili sacrifici.
Una tribuna stranamente chiusa per questione di centimetri, che diventa inagibile quando gioca una squadra di calcio ma agibile quando si organizzano eventi del comune o di privati che contano. La stranezza dell’Italia. E soprattutto ancora più strana quando una determina dirigenziale ( n. 1597 del 18.12.2012) assume un impegno di spesa ed affidamento diretto per manutenzione urgente e messa in sicurezza della tribuna ed invece la tribuna è ancora inagibile.
Domenica ospitando la squadra dell’Ischitella con esattezza una giornata fredda e piovosa un gruppo di ospiti soprattutto donne e bambini si sono accomodati in tribuna e dopo 20 minuti sono stati cacciati (fatti accomodare fuori) dai Vigili Urbani. A nulla sono servite le nostre scuse soprattutto quando nella nostra dovuta ospitalità era un preservare donne e bambini dal riparo dalla pioggia e dal freddo. A nulla sono valse le nostre mortificazioni e continue scuse nei loro confronti.
Allora mi chiedo e chiedo direttamente al Sindaco se è più di cattivo gusto ostacolare chi si sforza di operare nel sociale GRATUITAMENTE cercando di portare anche i bambini per poi cacciarli allo stadio oppure è più di cattivo gusto UNA DETERMINA DIRIGENZIALE (n. 1597 del 18.12.2012) ASSUNTA ED ESECUTIVA E MAI EVASA?
Come mai non si è dato attuazione alla determina dirigenziale di cui sopra?
Come mai non si sono effettuati i lavori?
Come mai la tribuna è ancora chiusa?
Di chi è la responsabilità?
Come mai non chiudete gli uffici pubblici che non hanno le ottemperato alle norme di sicurezza e di eliminazione delle barriere architettoniche?
Si attende risposta.
Gianni Impagliatelli
gargice
Brutta storia.
Tutto lo sport, non solo il calcio, è di vitale importanza per il sociale.
Mi auguro che vengano date risposte esaurienti.
Un’amministrazione poco trasparente non ha la mia stima.Sante Barbano
alex marcucci
Gianni scusami se sono così drastico; ma da chi aspetti una risposta? da coloro, politici , tecnici e dirigenti che amministrano la cosa pubblica ma che nel contempo ignorano le sorti della nostra città e gli sforzi di coloro che gratuitamente mettono a disposizione soprattutto dei ragazzi il loro tempo ed i loro sacrifici , per tenerli lontano dalle strade ? non vorrei deluderti…ma sarà sicuramente come dico io…aspetterai invano una risposta…continua ad essere una lotta contro i mulini a vento..in tutto e per tutto!!
alessandro marcuccialex marcucci