Proprietà e benefici di una spezia antica
Frutto di una pianta rampicante, proviene dal sud dell’India ed è una delle spezie più conosciute e consumate dall’uomo sin dall’antichità: il pepe.
Nel lontano passato gli erano già state attribuite virtù salutari tanto che secondo la medicina ayurvedica (indiana) è in grado di curare disturbi gastrointestinali e respiratori.
Oggi la ricerca scientifica ha in parte confermato alcune sue proprietà quali la capacità di combattere i radicali liberi e la spiccata azione antibatterica. La sostanza piccante che caratterizza il pepe, la viperina, ha inoltre la capacità di aumentare l’assorbimento a livello intestinale di alcune molecole, per esempio di certe vitamine e della curcumina del curry, uno dei polifenoli più efficaci che esistano, a sua volta dotato di azioni antiossidanti, antiinfiammatorie e antitumorali, ma normalmente assimilato in minima quantità. D’altro lato, è proprio la piperina, irritante per la mucosa dello stomaco e intestino, a rendere il pepe controindicato per chi soffre di gastriti, ulcere e coliti.
È ancora dubbia, invece,la capacità del pepe di favorire il dimagrimento.
Esistono diverse varietà di pepe, ma le variazioni cromatiche sono dovute essenzialmente alle modalità di raccolta e di trattamento a cui sono sottoposti i grani, infatti il pepe verde, nero e bianco sono i frutti della stessa pianta.
Il pepe nero è costituito da frutti essiccati, a quello bianco è tolta la polpa che lo circonda prima dell’essiccazione ed infine quello verde è raccolto prima della maturazione e conservato in salamoia.
Federico Fabrizio