“Mettiamo da parte le invidie e lavoriamo per il bene della città”
A una settimana dalle elezioni politiche abbiamo incontrato il Presidente del Consiglio Comunale Mauro Cappucci per parlare della situazione politica cittadina e delle note vicende scaturite all’interno del PDL locale, vicende che hanno portato il massimo esponente dell’assise municipale ad abbandonare la maggioranza guidata da Pompilio.
Presidente partiamo dalla sua situazione personale. Lei fa ancora parte del PDL locale o no?
Sono stato il maggiore azionista nella nascita del PDL locale nel 2008. Diversamente ad altri che hanno pensato solo alla propria candidatura, ho fortemente contribuito alla formazione delle liste del PDL nelle competizioni del 2008 (1326 voti) e in quella del 2011 (1733 voti), sempre candidato in prima persona. Eletto nella lista del PDL e iscritto PDL. Quindi faccio parte del Popolo Delle Libertà con pieno diritto.
Il capogruppo azzurro in Consiglio Comunale in una lettera di ringraziamento post-elezioni ha dichiarato “l’impegno dei dirigenti tutti, il lavoro dei militanti locali, ci ha permesso di ottenere questo grande successo elettorale”. E’ stata, come afferma Gaggiano, una vittoria del PDL locale o il merito va ascritto solamente alla grande ascesa di Berlusconi dell’ultimo periodo?
I risultati di questa tornata elettorale hanno dimostrato ancora più delle altre volte che le vittorie (Grillo, Berlusconi ecc.) non sono da ascrivere ai personaggi politici locali ma solo e solamente ai leader nazionali. Lo stesso vale anche le sconfitte.
Esiste a suo avviso il PDL a San Giovanni Rotondo?
Attualmente il PDL locale è senza una giuda e quindi vedremo in un prossimo futuro chi è il PDL locale.
Dopo due anni politicamente tribolati, si apre una nuova fase dell’attività amministrativa del governo Pompilio. Che scenari prevede nel futuro politico e soprattutto vedremo il suo rientro nei ranghi della maggioranza?
La mia scelta di non partecipare più agli incontri di maggioranza è stata un’azione di protesta nei confronti di alcuni consiglieri di maggioranza, a causa delle loro richieste pretestuose e illegittime che il tempo ha ampiamente smascherato. Continuo a credere e sostenere il programma di questa maggioranza (nella speranza che sia attuato nella sua interezza) e non ho mai fatto mancare il mio supporto sia in Consiglio Comunale che nelle sedi competenti per la risoluzione delle problematiche che attanagliano la nostra città. Quindi non è un problema di rientro ma di assestamento della maggioranza.
I due consiglieri PDL Salvatore Gaggiano e Antonio Longo hanno chiesto ‘la sua testa’ per poter andare avanti con il programma amministrativo. Cosa vuole rispondere ai due? Ritiene di aver operato sempre nel giusto in questi due anni da Presidente della massima assise municipale?
Il Presidente del Consiglio rappresenta il punto di garanzia non solo per l’attività di coordinamento, di direzione, di convocazione, di gestione del Consiglio Comunale, ma su una serie di atti che, se esercitati in grande consapevolezza, danno molta autorevolezza al lavoro stesso del Consiglio. Il Presidente non ha solo il compito di convocare e di dirigere il Consiglio, ma è anche il garante dell’applicazione del Regolamento, che è lo strumento normativo primo nei rapporti tra gli organi; è il garante della correttezza delle dinamiche tra le opposizioni e la maggioranza, che è un tassello fondamentale nell’esercizio democratico di un potere su un territorio, proprio per la capacità di incidenza che ha il Comune rispetto agli interessi dei cittadini. E’, altresì, il coordinatore del lavoro delle commissioni, convocare e presiedere la Conferenza dei Capi-gruppo al fine di organizzare i lavori del consiglio; deve tenere rapporti constanti con l’esecutivo, con la direzione generale e con i dirigenti dei vari settori affinché tutto ciò che interessa l’attività consiliare, e per essa anche le richieste dell’ufficio di presidenza e dei consiglieri, procedano in modo scorrevole e nei limiti dei tempi regolamentari. Questo è quello che ho fatto in questi due anni da Presidente del Consiglio Comunale. La richiesta è illegittima.
Ritiene che al momento ci siano o no i presupposti per andare avanti con Pompilio?
Si! Basta lavorare, far lavorare gli Assessori, spronare dirigenti e dipendenti a lavorare, far funzionare le Commissioni, non lamentarsi, mettere da parte invidia, pretesti e soprattutto portare a compimento gli impegni presi in campagna elettorale realizzando il programma. Ci sono tanti Consiglieri Comunali che possono fare questo.
Cosa augura alla città e soprattutto cosa si deve fare per un serio rilancio dell’immagine del nostro paese?
C’è tanto da fare. Ma basterebbe almeno che questa legislatura portasse in porto alcuni punti: realizzazione fogna bianca, sistemazione strade cittadine, creazione di nuovi spazi verdi, riqualificazione e realizzazione di nuove strutture sportive. Sarebbe già tanto. Di conseguenza quello che mi auguro è che tutto questo venga fatto.
Antonio Lo Vecchio