Inizia la fase di riorganizzazione del partito
Alessandro Santarsiero è il nuovo Commissario Straordinario del Popolo della Libertà a San Giovanni Rotondo. La nomina è avvenuta ieri nel corso del Coordinamento Provinciale del Partito. Una nomina attesa e necessaria per la riorganizzazione dell’intera struttura del Partito nella Città di San Pio, specie all’indomani del risultato elettorale.
Santarsiero, 32 anni, attuale dirigente regionale del movimento giovanile del Popolo della Libertà, da sempre vicino all’ex Ministro Raffaele Fitto, vanta un’esperienza nelle file del Partito azzurro di lungo corso, ed ha ricoperto l’incarico di Commissario prima e di coordinatore cittadino eletto a congresso di Forza Italia già nel 2007, 2008 e 2009.
“Sono certo – afferma Santarsiero – che questa nomina è solo un primo tassello verso un rilancio dell’azione di governo cittadino a guida centrodestra, e di un vero e proprio radicamento nella nostra città del Popolo della Libertà, che ha conseguito come nel resto della Puglia sotto la guida di Raffaele Fitto, risultati eccellenti tra le regioni d’Italia”.
La nomina di Alessandro Santarsiero arriva in un momento delicato per la politica cittadina e non solo, ed è lo stesso Commissario a spiegarne le ragioni: “La gente oggi è disgustata dalla politica, noi dobbiamo invertire questa tendenza passando più tempo tra la gente, riavvicinando i giovani alla politica, e facendo capire a tutti che i tempi sono cambiati ed i cittadini e gli elettori in genere hanno bisogno di risposte concrete; in Italia, e nel Sud in particolare c’è fame di lavoro, le famiglie sono mortificate da mille problemi di natura economica e sociale e la politica non può e non deve stare ferma, e lo deve fare riducendo ogni forma di sperpero di denaro pubblico e lavorando allo sviluppo della città e del territorio, specie di quello nostro, ricco di bellezze e di competenze che troppo spesso vengono soffocate dalla eccessiva burocrazia e da interessi troppo personali di molti, i giovani ormai sono costretti ad emigrare all’estero e questa è un’altra ferita aperta per noi; poi come sempre – conclude – occorrerà passare dalle parole ai fatti, e non è cosa facile, ma io sono convinto che ce la faremo.”
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Caro amico, ancora una volta commissario, stai diventando meglio di Montalbano. Scherzi a parte voglio augurarti buon lavoro, ma nell’attuale situazione cittadina c’è bisogno di scosse e di rinnovamento altrimenti continueremo a navigare a vista e con la nave in rada. Non serve avvicinare i giovani alla politica quando quelli che sono stati coinvolti hanno dimostrato di non essere in grado di capire la politica, l’attuale amministrazione ne è una prova, dovremmo più che altro cambiare il modo di fare politica cittadina. L’antipolitica, il malumore, l’indifferenza, la diffidenza, la protesta, sono sentimenti figli del modo di fare che abbiamo cercato di combattere, anche se molti che erano al nostro fianco, o per inerzia, o per mancanza di esperienza, o per reconditi interessi, hanno prefertito abbandonarci e schierarsi dalla parte opposta, con l’unico risultato di aver peggiorato le cose in questo paese. Aspetterò di vedere realmente qualcosa di nuovo se mai si affaccierà all’indomani del tuo incarico.
Giovanni Canistro