L’iniziativa parte dall’associazione “Cala la sera”
È all’insegna della tradizione l’iniziativa organizzata dal Cala la sera Caffè di via Castellana per ricordare una delle usanze più antiche della tradizione popolare. Così l’associazione ha deciso di realizzare un ventina di “quarantane” per chi fosse interessato a prenderle già confezionate con una piccola offerta libera e l’impegno di metterle tra un balcone ed un’altro.
Una delle usanze più antiche e tradizionali di San Giovanni Rotondo è la “Quarantana”. Questa consiste in una bambola rivestita di pezze che nel periodo della quaresima viene esposta fuori dall’uscio, appesa ad una finestra o ad un filo posto tra un lato e l’altro della strada.
Per la tradizione “Quarantana” è sinonimo di tristezza, di meditazione e di preghiera perché rappresenta i quaranta giorni di quaresima e di passione che si concludono con
Questa di solito era fatta di stracci e residui di stoffe che le donne, più attaccate a questa tipica usanza, riservavano per l’occasione. Queste simpatiche composizioni non erano ne befane e ne streghe ma semplicemente personaggi nati dalla fantasia e dalla fede del popolo con l’intento di trasmettere messaggi ben precisi. Il rito la vuole vestita di nero perché rappresenta la vedova del defunto “Carnevale” che per distrarsi e consolarsi da questa grande perdita porta tra le mani una conocchia (“lu fuse”).
Filare aiuterà
Era vietato introdurre in casa il pupazzo durante “li jurne quaranta” perché portava male. Conclusa
Non si sa con precisione da dove questo rito derivi, è certo che affonda le sue radici nel paganesimo, infatti molte delle nostre tradizioni derivano da credenze e pratiche primitive, l’avvento del Cristianesimo le ha poi trasformate e cristianizzate.
L’origine del rito (diffuso in gran parte del sud) è da individuare nelle feste propiziatorie del mondo classico. Il nostro Carnevale che rientra nelle feste rituali e periodiche, tra i greci andava sotto il nome di “Giochi Dionisiaci”, tra i romani “feste Carnascialesche” o “Baccanali”. La nostra tradizionale Quarantana è sicuramente conseguenza di questi riti avendo una funzione divinatoria e purificatoria. Il pupazzo che a causa del vento viene mosso da una parte e dall’altra, richiama infatti gli “Oscilla” latini che avevano la funzione di allontanare gli spiriti malefici.
Si spera in una presa di coscienza affinché nelle nuove generazioni si ritrovi il tempo e la convinzione di poter cercare le proprie radici in riti ed usanze tradizionali
Associazione Culturale
“Cala al Sera”
Come costruire
Costruire una Quarantana è estremamente semplice, il materiale che occorre è
1) una vecchia bambola
2) della stoffa nera
3) una patata
4) sette penne (anche di colore diverso tra loro)
5) del ferro filato
6) del filo
Prendere la bambola e del ferro filato abbastanza doppio ( 2 o
Buon lavoro e buon divertimento!