“Papà, ma Pechino è vicino Carpino?”
E’ questa la domanda, innocente ed ingenua, posta nei giorni scorsi dal piccolo Daniele che, nella sua spontanea schiettezza di bambino di 5 anni, pensava che una semplice rima potesse avvicinare di fatto i due luoghi.
A Daniele il papà avrebbe voluto rispondere: “No, più che a Carpino, Pechino è più vicino a San Giovanni, anzi, è dentro San Giovanni” ; una risposta di tal genere, però, inspiegabile per Daniele, per alcune recenti situazioni andrebbe data, anzi va data, ai più grandi, ai frequentatori del portale, ai poteri “forti” cittadini, politici e religiosi; e nessuno di essi dovrà meravigliarsi della frase.
Vicende recenti, si diceva, che hanno interessato questo portale hanno fatto rilevare quanto istituzioni e personaggi ad esse legati non “gradiscano” ciò che nel nostro piccolo, in un paese democratico ove fortunatamente vi è ancora libertà di espressione, cerchiamo di metter su con l’obiettivo di fare della pura informazione. Pesanti accuse sono state rivolte alla nostra redazione arrivando anche alla minaccia di far chiudere il portale. Tutto ciò ci dispiace. Non è nel nostro intento fare vane polemiche o che si riduca il tutto a parole inutili e a soluzioni drastiche. Abbiamo sempre sostenuto, volutamente, per scelta, e potremmo definirla per “linea editoriale”, più che i nostri punti di vista quelli dei nostri frequentatori ponendoci come obiettivo, tutti, quello di rendere un servizio d’informazione alla città.
Qualcuno avrebbe voluto attuare una “censura” stile cinese (il riferimento a Pechino!!!) per alcune pubblicazioni che coinvolgevano, come accennato, istituzioni e personaggi della città i cui modi di fare sono oggetto di critica condivisa da tanti; ovviamente non facciamo nomi (anche se riteniamo di conoscerli!!!) perché, nel più classico degli stili intimidatori, le minacce di querele e chiusura del portale non ci sono giunte direttamente da chi teme il confronto ma, per via traverse. Un tentativo vano ed infantile di volerci spaventare con tali minacce (un portale si chiude, cento se ne aprono).
E’ inutile sottolineare la rabbia dei primi giorni alimentata soprattutto dal sapere che nell’entourage degli accusatori, fra i “consiglieri” dei sibillini avvertimenti, riteniamo vi siano esperti di informazione che dall’alto della loro professionalità, per la funzione che quotidianamente svolgono, tutto avrebbero potuto suggerire ai capi fuorché la censura attraverso l’oscuramento del portale. Come gestori del portale sangiovannirotondonet.it siamo sereni e con la coscienza a posto, non abbiamo recriminazioni né pentimenti per quanto pubblicato.
Infine, concludiamo con un appunto in ordine ai “commenti” lasciati dai frequentatori; commenti che, purtroppo, a volte non ci rendono giustizia. Ai navigatori chiediamo commenti e proposte valide per non rendere vano il nostro gratuito lavoro quotidiano. Il portale, lo ribadiamo ancora una volta, è nato tempo fa con l’intento di stimolare il confronto, di informare e di scambiare opinioni. Molti navigatori ci hanno sostenuto nel progetto e a loro va un ringraziamento particolare, altri hanno usato il nostro portale come strumento non di informazione, ma per altri fini, spesso distruttivi e denigratori di altre persone e del loro operato; per tali ragioni, è opportuno che si sappia, sono in corso denunce verso alcuni di essi e ci auguriamo che di riflesso non coinvolgano, per responsabilità in solido, anche noi..
Ci auguriamo che questo non accada più, che non ci si debba costringere alla rimozione o a quella stessa censura (legittima nei casi da querela) che altri vorrebbero imporre a noi. Ci proponiamo, pertanto, nuove e rigide direttive, a tutela nostra e per il bene della nostra comunità, San Giovanni Rotondo, che amiamo e che vogliamo far crescere nel modo più sano.
La Redazione
Associazione Culturale "Cambio rotta"