”Vi fidate di me?”
di Giovanni Piano
Alla fine caro Gennaro ce l’hai fatta! L’aria mesta che si respirava negli ultimi giorni, che faceva presagire il peggio, ha lasciato il posto a sensazioni ed atmosfere ben più liete: i cittadini di San Giovanni Rotondo ti hanno scelto come loro sindaco. Non è stato affatto facile tenere i voti del primo turno se si pensa al clima pesante, alle critiche quotidiane, a volte anche pettegolezzi, sul tuo conto e su quello di uomini e partiti che ti hanno sostenuto. Non è stato facile perché l’eredità della decaduta amministrazione pesava come un macigno sulle tue spalle; sostenere che si stava aprendo un nuovo capitolo per la città, con nuove regole e nuovi modi di “concepire l’amministrare”, nelle ultime due settimane è diventata una sfida, un’incognita che solamente il risultato delle urne ha decretato vincente.
Sulla tua strada hai trovato come ostacolo un concorrente che, a volte, è vero, ha tenuto toni anche accesi, ma che personalmente credo non abbia travalicato i limiti del consentito per una battaglia elettorale; hai trovato un concorrente che ha cercato di conquistare il consenso, insieme al suo gruppo (credo più di quanto fatto dalla tua coalizione) parlando con i cittadini, con le associazioni e le realtà produttive di San Giovanni Rotondo.
Ora occorre rimboccarsi le maniche. Occorre dare concretezza e risposte alla città tutta e non solo a quei cittadini che hanno espresso credito verso la tua persona.
Quel “Vi fidate di me?” pronunciato a caldo in Piazza dei Martiri, e quel “SI” unanime che si è levato come risposta, deve essere il tuo pensiero costante d’ora in poi. Se da una parte è stata accordata fiducia, dall’altra è necessario il rispetto dell’impegno assunto.
C’è poco altro da aggiungere caro Gennaro, se non quei concetti fino ad ora da te espressi: ascolto, partecipazione, attuazione, verifica. Fa che questi impegni possano esser rispettati in questi 5 anni, e che, finalmente, questa nostra città possa esser considerata, in Italia e nel mondo, a differenza del recente passato, per le sue qualità, professionalità e peculiarità.
Sarebbe una risposta, la giusta risposta, ai tanti che hanno serenamente dichiarato “abbiamo votato Giuliani non perché è il migliore né perché è il meno peggio ma solo perché, rappresentando una coalizione che durerà poco, a breve si ritornerà a votare”.
Mi auguro che questi nostri concittadini, che hanno condiviso e “realizzato” tale progetto, siano stati in numero inferiore ai voti di distacco dall’altro candidato sindaco; questo non per mettere in dubbio la “legittimità” della tua elezione ma per evidenziare l’uso “scientifico” e svilito del voto, quel diritto per la cui conquista più di uno ha lottato e sofferto.
Auguri Gennaro…
Giovanni Piano