Ieri cerimonia di conferimento al Politecnico di Bari per Michele Biancofiore
In un periodo di forte crisi occupazionale c’è chi si distingue per i meriti in campo lavorativo. Ieri mattina, in occasione del 1° maggio – Festa del Lavoratori, nel corso di una solenne cerimonia al Politecnico di Bari, un nostro concittadino è stato premiato con la “Stella al merito del lavoro”, prestigiosa onoreficenza concessa con Decreto del Presidente della Repubblica ai lavoratori particolarmente distinti per singolari meriti di perizia, di laboriosità e di buona condotta morale.
A ricevere l’ambito riconoscimento è stato Michele Biancofiore, storico dipendente dello stabilimento Fiat di Foggia meglio conosciuto come SOFIM.
Il signor Biancofiore entra in Fiat giovanissimo, poco più che diciottenne nel 1974, prima allo stabilimento OM di Milano e successivamente, nel ’77, viene trasferito allo stabilimento foggiano.
Una vita trascorsa tra la linea di riparazione dei motori e il reparto manutenzione. Una dedizione al lavoro da sempre riconosciuta dall’azienda, che lo ha sempre reputato tra gli operai più esperti ed affidabili, aumentandolo di merito sino al 5° livello.
“Sono rimasto piacevolmente sorpreso da questa notizia – ha dichiarato il signor Michele raggiunto dalla nostra redazione -. Ero stato avvisato dall’azienda alcuni mesi fa, poi quando ho ricevuto il telegramma della Presidenza della Repubblica ho avuto la conferma. Ringrazio l’azienda per aver segnalato il mio nome, segno che i miei quasi 40 anni di lavoro sono stati apprezzati. Un ringraziamento anche ai colleghi coi quali non ho mai avuto screzi di alcun tipo e coi quali c’è grande rispetto ed amicizia”.
Anni di intenso lavoro e di grandi sacrifici, vissuti sempre con grande dignità grazie anche al sostegno della famiglia. Sposato con due figli, da poco diventato nonno, Biancofiore lancia anche un appello ai giovani in questo delicato momento storico: “Sappiamo bene le difficoltà dei ragazzi di oggi a trovare una occupazione stabile. Io sono stato fortunato ma erano altri tempi. Spero davvero che i questo brutto periodo passi presto e che nel festeggiare il 1° Maggio ci sia una speranza per tutti quelli che sono senza lavoro”.
Antonio Lo Vecchio