Il punto di vista di Rifondazione
Oggi primo maggio, festa dei lavoratori, c’è ben poco da gioire, dal momento che la disoccupazione è arrivata alla soglia inaudita del 12 % che sfiora il 40% tra i più giovani.
Il 15 aprile 2013 sono state consegnate al Parlamento le oltre 50.000 mila firme raccolte da più di 170 associazioni e diverse soggettività sociali e politiche per l’introduzione di una legge sul reddito minimo garantito già presente nella maggior parte dei Paesi europei.
Il reddito minimo garantito è un argine contro la ricattabilità del lavoratore, il lavoro nero, il lavoro sottopagato e la negazione delle professionalità e della formazione acquisita; significa in buona sostanza non vendersi sul mercato del lavoro alle peggiori condizioni possibili.
La proposta di legge prevede un sostegno ai soggetti disoccupati, precariamente occupati o in cerca di prima occupazione pari a 600 euro mensili, oltre a delle integrazioni in beni e servizi a carico delle Regioni. Al beneficiario del reddito minimo garantito saranno proposte eventuali offerte di impiego, purché le stesse siano effettivamente compatibili con la carriera lavorativa pregressa del soggetto e con le competenze, formali o informali, in suo possesso. Sono infine previste delle deleghe al Governo atte a stabilire un salario minimo orario e per il riordino degli ammortizzatori sociali e della spesa assistenziale in genere, allo scopo di rendere l’insieme del “welfare” italiano coerente con la nuova misura di garanzia dei minimi vitali.
Da troppo tempo l’Italia aspetta risposte e forme di regolamentazione nuove, adatte a fornire tutela al cittadino nell’epoca della crisi e della così detta “produzione flessibile”. Da troppo tempo il nostro Paese attende che vengano corrette le drammatiche carenze di un sistema di protezione sociale incapace di offrire tutele adeguate ai soggetti più esposti ai rischi di esclusione sociale: giovani, donne e lavoratori precari primi fra tutti.
Chiediamo ai neoparlamentari che ci sia sin da ora una presa di parola pubblica che sostenga la proposta di legge o che spalleggi la necessità dell’introduzione di un diritto al reddito; chiediamo che sia adottata con urgenza questa misura di contrasto alla crisi; chiediamo che sia al più presto avviata la discussione del disegno di legge di iniziativa popolare e che si giunga dunque finalmente anche in Italia all’introduzione di una misura di reddito minimo garantito.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare al banchetto informativo che si terrà il primo maggio H 19.00 in P.zza Don Bosco, Corso Umberto I.
Il tempo dell’azione è ora!
Circolo PRC Lugi Pinto