Grande successo per la manifestazione “Se io fossi Gianni Rodari…“
Quando noi dell’Associazione Cambio Rotta, abbiamo pensato ad un omaggio al grande maestro Gianni Rodari, non ci saremmo mai aspettati un’accoglienza così calorosa da parte dell’Istituto Comprensivo Pascoli-Forgione e un risultato così emozionante.
Venerdì 3 maggio, nella Biblioteca Civica “Michele Lecce“, 200 bambini, urlanti, allegri, festosi, hanno presentato i propri progetti realizzati con l’a’iuto delle insegnanti, le quali hanno adottato la nostra proposta come progetto dell’anno. La fantasia li ha portati a giocare con le parole e i numeri, a lanciare appelli d’amicizia e di pace, ad inventare favole, a creare rime con i loro nomi, un gioco a cui non si è sottratta la dirigente scolastica Enrichetta De Luca: “Sono Enrichetta e vi comando a bacchetta!”.
Gli insegnanti e gli educatori tutti, hanno un compito fondamentale: creare le basi della crescita. E Rodari lo sapeva bene, nonostante fosse stato oscurato dal fascismo e scomunicato per il suo primo trattato pedagocico “Il manuale del Pioniere” perchè ha sempre messo in primo piano i bambini.
“Innalzandosi al loro livello” è riuscito a creare un collegamneto speciale tra i bambini e l’apprendimento, tramite il gioco. Anche gli errori, grammaticali e numerici, sono uno spunto per nuove storie:
“Grazie a Gianni Rodari, abbiamo spostato gli abitanti di Como in un comò! Abbiamo imparato a ridere dei nostri errori e a comprenderli senza sentirci mortificati.” – hanno testimoniato i bambini, seguiti a ruota dalle insegnati- “Adesso mettono tutto in rima e si divertono tanto!”
Questa è la magia di Rodari!
Il nostro grazie va alle insegnanti, a tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo Pascoli-Forgione e alla dirigente scolastica Enrichetta De Luca per aver permesso che questa magia venisse fuori e alla ProLoco San Giovanni Rotondo per aver condiviso con noi quest’emozione.
Lo staff dell’associazione culturale di San Giovanni Rotondo, Cambio Rotta
Lettera ai bambini
E’ difficile fare le cose difficili:
parlare al sordo,
mostrare la rosa al cieco.
Bambini imparate
a fare le cose difficili:
dare la mano al cieco,
cantare per il sordo.
liberare gli schiavi che si credono liberi.