La "risposta" dell’Assessore Giuseppe Siena alle critiche degli artigiani
All’Associazione Artigiani
di San Giovanni Rotondo
Al Sindaco del Comune
di San Giovanni Rotondo
Al Presidente del Consiglio
di San Giovanni Rotondo
Ai Segretari dei Partiti Politici
di San Giovanni Rotondo
Al Dirigente
Arch.
OGGETTO: PIP
Con molta sorpresa ho letto la vostra lettera con cui lamentate una “scarsa volontà politica” di risolvere il problema PIP, nonché una “scarsa considerazione verso l’intelligenza degli artigiani”.
Lo stupore cresce sempre di più se si pensa che la procedura da voi contestata era stata annunciata e concordata nell’ultimo incontro nell’aula consiliare per conoscere quali fossero i reali bisogni degli imprenditori locali e cercare di calibrare, l’intervento di attuazione del PIP, su dati reali che potesse soddisfare tutte le richieste.
Infatti, il risultato del bando di concorso ha generato una graduatoria di imprese idonee mentre una buona parte di vostri colleghi sono stati esclusi, per meri errori formali nella presentazione delle domande, pur avendo tutti i requisiti per ottenere un’area PIP.
Questa anomalia è stata evidenziata nell’incontro e nessuno di voi ha manifestato perplessità in merito all’invio di un questionario per la raccolta di notizie utili per attuare senza intoppi il piano attuale ed eventualmente uno futuro legato al PUG in fase di progettazione.
Oggi prendo atto che avete cambiato idea e quindi non esiterò ad incaricare il dirigente responsabile dell’attuazione del PIP, Arch.
Prima di chiudere però consentitemi di fare qualche doverosa precisazione sulla interpretazione da voi data alla mia iniziativa per ricordarvi che il sottoscritto con molto entusiasmo ha ricevuto la delega al PIP perché credevo, e credo tutt’ora, che con l’impegno collettivo questa volta si può portare a termine una storia che si trascina da decenni.
Probabilmente sono abituato a dire le cose come stanno e questa mia sincerità viene interpretata molto spesso in sinistro senso o peggio come un insulto all’intelligenza di voi artigiani(?).
Vi posso assicurare che mai e poi mai mi è passato per la mente offendervi o ostacolare le vostre attività e dovete darmi atto che le mie perplessità sono state da me esternate in ogni sede pur nella consapevolezza di risultare impopolare. Sull’argomento non ho nulla da nascondere e come molti di voi sanno sono abituato a dire sempre ciò che penso e a non alimentare facili entusiasmi.
Mi sono adoperato per dare una risposta concreta valutando attentamente l’attuabilità del piano così come presentato ( Presenza di abusi edilizi, cantieri sequestrati dalla magistratura e insufficienza dei lotti per tutti i richiedenti ) e poi insieme a voi avrei trovato la strada giusta da percorrere perché, come più volte ricordato nell’incontro con voi, da questo momento non si può giocare perché ognuno di voi, così come stabilito nel bando, deve anticipare delle somme consistenti per avviare la procedura espropriativa.
Certamente la strada che voi mi sollecitate di percorrere è meno impegnativa e per me più comoda di quella concordata nell’incontro con voi perché tutti gli adempimenti attuativi e successivi alla delibera di graduatoria provvisoria sono per la gran parte di competenza dirigenziale e quindi non presuppongono impegni di tipo “politico” se non quelli di solo controllo sui tempi di realizzazione.
Pertanto, come già detto più volte, non ostacolerò questa vostra scelta e mi darò da fare a sollecitare il dirigente a compiere ogni sforzo per assicurare a voi la disponibilità di un suolo su cui possiate costruire una struttura utile per lo sviluppo delle vostre imprese.
Al Dirigente arch.
San Giovanni Rotondo 21.11.2006
ing. Giuseppe Siena