Amministrazione Comunale ad un bivio
Diviene ancora più complicata e di difficile soluzione la vicenda interna allo SDI cittadino che coinvolge di riflesso l’intera amministrazione comunale. Nelle settimane scorse, si ricorderà, Matteo Cappucci, assessore al bilancio nonché vicesindaco dell’amministrazione Mangiacotti, fu sfiduciato dai componenti dello SDI in seno al consiglio comunale, Antonio Fania e Giuseppe Pio Lalla, per la linea di condotta assunta dal vicesindaco nell’espletamento dell’incarico assessorile, ritenuta – a parere dei due consiglieri – incoerente ed in contrasto con gli indirizzi politico-amministrativi concordati.
Nei giorni successivi, alla presenza del responsabile provinciale dello S.D.I. per gli enti locali, Mario Gesualdo, fu esaminata, nell’ambito di un «direttivo» appositamente convocato, la situazione che ha portato alla «sfiducia» dell’assessore Cappucci. Come era facilmente immaginabile a margine dell’incontro non fu presa alcuna drastica e netta decisione di avallo dell’una o dell’altra posizione.
«Dopo ampia ed approfondita discussione – fu dichiarato – il direttivo esprime la piena fiducia nei confronti dei propri rappresentanti sia in Consiglio Comunale che in Giunta e conferma il pieno appoggio all’amministrazione comunale e al sindaco Salvatore Mangiacotti».
La novità delle ultime ore, come accennato, che rende ancora più complicata la vicenda, è stata l’adesione al partito dello SDI del consigliere comunale di opposizione Carmelo Chiumento, eletto nelle fila di Forza Italia, a detta di molti (anche in seno al partito) pienamente in linea ed in accordo con i colleghi Fania e Lalla. Situazione, questa, che se confermata porrebbe di fatto un partito, lo SDI, con forse anche il terzo consigliere comunale in conflitto con il proprio rappresentante in giunta, il vicesindaco Matteo Cappucci.
«L’ingresso del consigliere Chiumento – ha dichiarato Gabriele Di Maggio, segretario sezionale del partito – rappresenta sicuramente un forte segnale nella direzione del rinnovamento e dell’apertura del partito, spinge la segreteria a continuare nel progetto intrapreso, con l’intento di coinvolgere i tanti cittadini simpatizzanti che vedono in questa compagine la novità del quadro politico di San Giovanni Rotondo, che guarda al riformismo, alla giustizia sociale, alla salvaguardia dei diritti civili e alla libertà come cardini della propria ispirazione politica e frutto di un confronto democratico».
Ora, a rendere ancora più intricata la vicenda, che coinvolge in pieno il sindaco Salvatore Mangiacotti e tutta la maggioranza di governo, è la loro scelta politica da portare avanti, ossia, sostenere i tre consiglieri dello SDI e revocare l’incarico assessorile a Matteo Cappucci oppure confermare quest’ultimo nel ruolo in giunta e ritrovarsi nei fatti i tre consiglieri fuori dalla maggioranza.
Con l’avvicinarsi del primo importante appuntamento «da votare» (l’approvazione del bilancio di previsione 2007), la scelta dovrà esser fatta anche in tempi rapidi. Non sarebbe da escludere, in assenza di soluzioni nette, l’ipotesi estrema già ventilata dallo stesso sindaco Mangiacotti: la dimissione in blocco del governo cittadino.
Intanto, Chiumento ha tenuto a precisare che la sua entrata nel partito e nel gruppo consiliare dello SDI non è da intendere quale condivisione assoluta delle scelte ed idee degli altri due consiglieri in ordine alla sfiducia a Matteo Cappucci; è una questione – ha ribadito – che non lo riguarda.
Inoltre, ha aggiunto che si asterrà dalla votazione sull’approvazione del bilancio di previsione 2007 in quanto valutato ed elaborato in una fase in cui era esponente dell’opposizione.
g.p.