L’intervento del consigliere Pio Lalla in consiglio comunale
E’ stata chiesta da diversi frequentatori del portale la possibilità di poter leggere online l’intervento che il consigliere dello S.D.I. Pio Lalla ha effettuato alcuni giorni fa nel corso del consiglio comunale che ha dato il via libera alla realizzazione della Chiesa della “Trasfigurazione del Signore".
Richiesta, questa, dettata dalla curiosità di conoscere eventuali sviluppi in ordine alla “crisi” interna al partito che ha, inevitabilmente, i suoi risvolti in consiglio e giunta comunale.
Informato di tale richiesta il consigliere Lalla ha dato piena disponibilità a fornirci il testo dell’intervento che di seguito pubblichiamo.
«Un consigliere comunale che, a un certo punto del proprio mandato decide di aderire ad un partito politico diverso da quello nel quale è stato eletto rappresenta di per sé un fatto importante, se poi decide di cambiare addirittura schieramento questo vuol dire qualcosa di più…
Vuole dire (a nostro avviso) che il consigliere Chiumento, oltre alle ragioni da egli stesso esposte, ha sicuramente operato una scelta di profondo cambiamento nel modo di pensare la politica ed il rapporto con la gente…
La scelta di condividere il nostro progetto politico, non a caso, si colloca in questa ottica.
Un gruppo ed un partito in movimento dove il lavoro svolto sin qui con serietà ed impegno nel consiglio comunale, evidentemente, ha contribuito a convincere il consigliere Chiumento della validità della scelta… E di questo siamo sinceramente compiaciuti ed onorati della fiducia reciproca. Fiducia che è stata pienamente condivisa dagli organismi territoriali del partito, in particolare il segretario sezionale, nella nota diffusa in merito, evidenzia con soddisfazione “il forte segnale dato nella direzione del rinnovamento e dell’apertura generale del partito che spinge a continuare nel processo intrapreso…” .
A tale proposito ci appare opportuno ribadire che, oggi come oggi, l’unica persona legittimata a rappresentare e parlare in nome dei Socialisti Democratici Italiani a San Giovanni Rotondo è l’attuale segretario pro-tempore, dott. Gabriele Di Maggio. Chiunque altro, anche se coinvolto a vario titolo nel partito, parla a solo titolo personale.
L’ingresso nel nostro gruppo consiliare di Massimo Chiumento, quindi, ci darà più spessore in consiglio comunale dove però, ci preme evidenziare ancora una volta, è necessario che ogni singolo componente si rimpossessi del ruolo che la legge gli affida (organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo), e di imporre un metodo dl lavoro all’intera amministrazione, sindaco e giunta in primis, che non può non prescindere dall’apporto dei consiglieri.
Dai quaderni di guida per il consigliere comunale, opportunamente fornitoci all’inizio del mandato dal nostro Presidente, si legge a proposito:
“assecondare la sensazione di fare subito e presto non sempre è la scelta più efficiente proprio perché non è democratica”;
“la democrazia non si attua solo perché si è eletti dal popolo, ma perché si tiene conto anche degli altri che egualmente sono eletti dal popolo”.
Pertanto, siamo certi che l’apporto del consigliere Massimo Chiumento rafforzerà positivamente l’azione del partito da noi rappresentato nonché dell’intera coalizione che sostiene il governo della nostra città».
Proseguendo nel suo intervento il consigliere Lalla ha precisato che il voler dare il proprio voto e consenso all’approvazione della delibera della nuova chiesa, non doveva esser frainteso; il senso di disponibilità e responsabilità non doveva essere scambiato come un cedimento in merito alla nota richiesta fatta al sindaco del 5/02/07 riguardante la rimozione dalla carica di assessore e vice-sindaco di Matteo Cappucci. A tal proposito è stato ribadito al sindaco «di procedere celermente ad una valutazione definitiva della vicenda, restando, nel contempo, in attesa di concrete risposte».
In conclusione ha garantito che il gruppo consiliare dello S.D.I. valuterà di volta in volta gli accapi che investono aspettative di ordine sociale e non implicanti aspetti politico-amministrativi e/o di programmazione.
g.p.