“Continua l’agonia dell’Amministrazione Mangiacotti”
Ad un contesto politico nazionale di forte antiberlusconismo (siamo nell’anno 2005) rafforzato a livello locale dagli arresti degli amministratori del precedente governo di centrodestra e con una scellerata campagna elettorale basata sull’ingannevole promessa di dare a tutti un posto di lavoro, annunciando altresi’ di essere in grado di cambiare le sorti della nostra citta’ attraverso un governo di respiro internazionale con un cambiamento radicale nei volti e nell’azione politica amministrativa, il sig. Mangiacotti vinse le elezioni cittadine del 2005 con un plebiscito straordinario (ricordiamo i circa 8500 voti) diventando sindaco della nostra citta’.
“Il grande Imbroglio” denunciato piu’ volte in campagna elettorale dal nostro movimento politico, ha subito preso corpo attraverso la nomina di un governo composto da persone che di esperienza internazionale e di prestigio altisonante non avevano nulla se non la rispettabilita’di cittadini sicuramente perbene.
In verita’ un flebile tentativo di cambiamento iniziale fu fatto, attraverso le deleghe date a volti sicuramente nuovi nel panorama politico cittadino e con l’attribuzione di una delega assessorile al gruppo dei verdi, non rappresentato all’interno del consiglio comunale, si e’ cercato in qualche modo di accontentare il variegato e complesso mondo della sinistra che ha permesso la sua vittoria elettorale.
Purtroppo i poteri forti delle lobby affaristiche locali incalzavano nervosamente e solo pochi mesi dopo l’insediamento a palazzo di citta’ della nuova amministrazione, costringevano il sindaco Mangiacotti ad un rimpasto del suo esecutivo.
Dov’era finito il sindaco che gridava nelle piazze di essere il garante del cambiamento e mai avrebbe permesso a nessuno dei chiacchierati personaggi politici locali di poter riprendere il controllo sulla citta’? Il nobile personaggio pieno di scrupoli e di attenzioni alla citta’ dal canto suo cosa ha fatto per impedire tutto cio’? Niente sottolineamo noi! I fatti sembrano avvalorare l’ipotesi in cui li abbia addirittura favoriti!
Un sindaco che ha dignita’, forte del suo plebiscito elettorale, avrebbe dovuto imporsi e non permettere stravolgimenti nella composizione del suo esecutivo e soprattutto non avrebbe dovuto permettere l’esclusione dalla rappresentanza in giunta di una grossa fetta del suo elettorato (PRC, Verdi, Italia dei valori, associazioni culturali, ecc..) e l’inserimento in giunta di uno dei personaggi piu’ chiacchierati in assoluto della politica cittadina: l’ing. Siena’.
Per la citta’ tutto cio’ ha significato il drammatico ritorno al governo del gruppo che ha gestito il Giubileo.
Gia’ ai tempi denunciammo la cosa ed invitammo il sindaco ad impedire tutto cio’. In tale contesto suggerimmo al sindaco, nel caso fosse senza vie di uscita, di rassegnare le proprie dimissioni piuttosto che continuare una agonia amministrativa che sarebbe sicuramente peggiorata nel tempo. L’elettorato l’avrebbe capito e gli sarebbe stato grato per la scelta fatta a favore della collettivita’.
Difatti da allora le cosa sono divenute via via piu’ complicate per la sua amministrazione.
All’interesse collettivo nella azione di governo, con l’inserimento dei vecchi e noti personaggi politici e’ prevalsa la logica della spartizione del potere.
Le continue crisi all’interno del governo Mangiacotti non sono dovute a scontri tra diversi modi di intendere l’azione politico amministrativa: lo sviluppo della citta’, eventuali ipotesi di miglioramento dei sevizi e dell’accogienza al turista, la difesa del territorio, ecc.. ma solo ed esclusivamente a logiche di spartizioni del potere, cammuffate malamente con motivazioni piuttosto stupide e puerili.
Con l’azzeramento della giunta cosa succedera’?
Noi crediamo, purtroppo per la cittadinanza, niente di buono. Saremo solo costretti ad ammirare come spettatori l’ennesima farsa tenuta al teatro “S. Francesco” (ovvero Palazzo di Citta’)
Una citta’ complessa come la nostra ha bisogno di un governo forte, capace di indirizzare e governare i complessi processi di trasformazione per portare questa citta’ all’altezza del suo compito: essere in grado di dare dignita’ e servizi a tutti quanti, sia che vivono la citta’ in modo residente o che vengano anche solo occasionalmente per una visita di preghiera sulla tomba del nostro amato Santo.
Sindaco Mangiacotti, in due anni del suo governo ha passato piu’ tempo a gestire crisi interne alla sua maggioranza che a dedicarsi ai veri problemi della citta’.
Non insista a prolungare l’agonia del suo esecutivo con riedizioni inutili e strumentali. Per il bene della collettivita’, rassegni le sue dimissioni e dia alla citta’ la possibilita’ di riprendersi dal collasso economico in cui lei l’ha catapultata.
Il Gruppo Politico Culturale
“Amo San Giovanni Rotondo”