Salvo ripensamenti Rifondazione Comunista dovrebbe rientrare in maggioranza
C’è aria di schiarita in seno alla maggioranza di centro-sinistra guidata dal diessino Salvatore Mangiacotti. E’ di queste ore, infatti, la notizia che sarebbe rientrata la crisi ufficialmente aperta con l’azzeramento di tre settimane fa. Il condizionale, purtroppo, in questi casi è d’obbligo, perlomeno fin quando non ci saranno da parte del sindaco i nuovi decreti di incarico; se si considera poi che non tutte le aspettative dei singoli partiti potrebbero aver trovato piena soddisfazione, ogni certezza ed accordo potrebbe venir meno in qualsiasi momento. Comunque, come già emerso nei giorni scorsi negli ambienti di partito, la nuova giunta dovrebbe ritornare, con il reingresso di Rifondazione Comunista, al numero dei sette assessori di inizio mandato rispetto ai sei della precedente.
Le novità in ordine agli uomini che dovrebbero ricoprire gli incarichi assessorili riguarderebbero tutte le forze di maggioranza tranne la Margherita.
I decreti di nomina degli assessori dovrebbero designare Gabriele Di Maggio in rappresentanza del gruppo dei consiglieri autosospesisi dallo SDI, Antonio Santoro e Pio Viscio come espressione dei DS, Michele Placentino per Rifondazione Comunista, Gaetano Cusenza, Michele Crisetti e Donato Mangiacotti, invece, dovrebbero essere le riconferme della Margherita.
Quattro volti nuovi, quindi, in questa terza giunta Mangiacotti rispetto alla precedente: due medici, Gabriele Di Maggio ed Antonio Santoro, un insegnante, Pio Viscio, e Michele Placentino, un giovane operatore turistico ben presente ed operativo nelle realtà ed attività sociali della città.
Il passo successivo, ovviamente non di secondo piano rispetto alla individuazione degli assessori, dovrà riguardare l’assegnazione delle deleghe per le quali, fatta eccezione probabilmente per quella all’urbanistica che potrebbe essere riconfermata a Gaetano Cusenza, non sarà sicuramente facile procedere senza impedimenti.
g.p.