Chiara la posizione e l’obiettivo espressi nell’ultimo comunicato:
“Mandare a casa questa maggioranza, prima che faccia ulteriori danni al paese”
Sembrava che la crisi amministrativa, seguita alla richiesta di azzeramento della giunta da parte di tutti i capigruppo di maggioranza, fosse giunta ad una conclusione positiva. Dopo un impasse durata quasi un mese, un “nuovo corso” amministrativo sembrava iniziare.
Rifondazione Comunista che sin dalla crisi dell’agosto 2006 aveva chiesto l’azzeramento della IIª giunta Mangiacotti per tornare allo spirito di rinnovamento iniziale della coalizione che aveva vinto le elezioni comunali del 2005, dando prova di grande responsabilità si è mostrata disponibile a risolvere le controversie e ad intraprendere un nuovo percorso di rinnovamento insieme ai partiti della coalizione.
Avevamo anche indicato un giovane compagno Michele Placentino, che ringraziamo per la sua disponibilità, a rappresentarci nella “nuova” giunta e crediamo meriti, con Pio Viscio e Antonio Santoro, le scuse da parte del Sindaco e della maggioranza.
Questa soluzione si era resa possibile grazie all’atteggiamento di apertura mostrato nei confronti delle nostre richieste da parte dei consiglieri dei DS e della Sinistra Democratica. Invece, come era già avvenuto nell’Agosto 2006, alcuni di questi (DS) si sono rivelati del tutto inaffidabili, interessati più ai piccoli interessi di fazione e di bottega che a risolvere la crisi. Oggetto del contendere è stato il controllo degli appalti pubblici rivelatosi, alla fine, più importante del rinnovamento. PERCHE’??
Dopo un mese di azzeramento amministrativo nessuna nuova giunta, riconfermata invece quella ante-crisi con la sola esclusione di Matteo Cappucci, e pertanto con tale scelta Rifondazione rimane nuovamente fuori dalla coalizione amministrativa. Tanto casino per niente!!!!
Il ruolo del Sindaco, della cui totale inaffidabilità abbiamo scritto più volte, è stato quello di adeguarsi a qualsiasi soluzione pur di mantenere la poltrona, mentre la Margherita ha anteposto i precari equilibri interni allo spirito di coalizione e da furbetta del quartiere ha aderito alla richiesta di azzeramento (ma solo degli assessori degli altri) sapendo di non voler cambiare nessuno dei suoi. Ma i cittadini sanno che la margherita avendo il 50% degli assessori e 4 consiglieri non può sentirsi marginale a questa crisi, ma è pienamente coinvolta e responsabili della figuraccia di m…. fatta!!!
A questo punto Rifondazione Comunista è disponibile ad un solo accordo possibile: mandare a casa questa maggioranza, prima che faccia ulteriori danni al paese. Se ciò non fosse possibile, per il momento, il nostro consigliere Barbano (e speriamo unitamente Giuseppe Longo della Sinistra Democratica) si mette a disposizione della sinistra sociale e ambientalista ma anche e soprattutto dei cittadini delusi che non si riconoscono più nel centro-sinistra che ci governa e che hanno voglia di ricostruire per domani un’alternativa credibile alle destre.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
SAN GIOVANNI ROTONDO