La lettera di ‘ringraziamento’ giunta alla nostra redazione
La presente vuole essere una lettera di ringraziamento per quei politici del Comune di S. Giovanni Rotondo che hanno tentato di affrontare (si fa per dire) l’annosa questione abitativa, lunga 21 anni, che investe circa una cinquantina di famiglie, che purtroppo, loro malgrado, potrebbero vedersi privare, a breve, di un bene primario, quale quello della casa. Per di più, senza averne alcuna responsabilità, trovandosi, difatti, travolte dal fallimento della ditta costruttrice delle loro abitazioni (leggi fallimento SICEL).
Infatti, esse, dopo regolare preliminare (anno 1992), non hanno avuto la possibilità di perfezionare la compravendita delle predette abitazioni a causa di contenzioso edilizio sorto tra la citata ditta ed il Comune di S. Giovanni Rotondo, contenzioso che probabilmente ha talmente preso il Comune da fargli dimenticare i suoi doveri di tutela verso cittadini che, senza volerlo, ne hanno subito le conseguenze. Ebbene, dicevo, questa nota vuole rappresentare un ringraziamento per quei politici che hanno affrontato la questione (!!!) senza arrivare a conclusione alcuna, vuoi per mancanza di determinazione, vuoi, anche, per scarso interesse (questione sempre messa da parte e considerata di ordine inferiore o forse troppo difficile da risolvere). E’ la solita storia.
Gli aspiranti politici, quando decidono di occuparsi della gestione della “cosa pubblica”, nella loro presunzione, si fanno prendere da uno stato di inconsapevolezza che non li porta a porsi determinati interrogativi (forse sarebbe il caso): sono capace? sono in grado? sono competente? sono all’altezza? Risultato: ci ritroviamo, quasi sempre, Amministratori della “res” che disattendono e trascurano gli interessi dei cittadini. Comunque, devo ribadire il mio ringraziamento al Sindaco, per la indifferenza mostrata verso l’annosa questione, all’assessore competente per la sua poca determinatezza e agli altri politici, li indico genericamente per non offendere nessuno, che per il loro disinteresse hanno contribuito al “non fare”.
San Giovanni Rotondo, addì 8 luglio 2013
Uno dei danneggiati
Nunzio Cocomazzi