{mosimage}Ma questa non è una città senza speranze!
Io dico che “si può fare!”
Carissimi Amici,
il Partito Democratico e gli altri partiti della coalizione hanno affidato a me l’incarico di concorrere ad assumere la guida della Città di San Giovanni Rotondo.
Il Partito Democratico, mi ha designato al termine di un confronto, anche duro e serrato, ma finalmente chiarificatore, confronto che ha sancito una scelta di coesione. Il risultato è stato raggiunto sulla scorta di una piena condivisione delle regole che disciplineranno tutta l’attività politico-amministrativa.
Mi corre l’obbligo, pertanto, di ringraziare tutti i componenti del Coordinamento cittadino del PD e gli esponenti degli altri partiti della coalizione, Italia dei Valori, Partito Socialista e Quadrifoglio, per la fiducia che hanno voluto riporre in me.
La scelta di accettare la candidatura non è stata facile, ho dovuto tener conto dei consigli preoccupati di coloro che mi suggerivano di desistere, che descrivevano la politica locale come una specie di schiacciasassi che frantuma tutti quelli che, anche con le migliori intenzioni, si cimentano nel compito impossibile di amministrare questa città, una politica paralizzata dai veti incrociati, condizionata dalle correnti e dai personalismi, incattivita dalle contrapposizioni e che mai riescono a diventare confronti civili e sereni.
Personalmente non riconosco questo quadro a tinte fosche, né condivido le preoccupazioni di coloro che temono che io stia chiedendo troppo alle mie forze, ritengo che la politica non versi in queste condizioni: il rispetto delle regole e la fedeltà incondizionata agli obiettivi di programma costituiscono sicuro antidoto contro ogni forma di degenerazione della politica.
In tempi non sospetti (agosto scorso su sangiovannirotondonet.it) sottolineavo quanto fosse pericolosa la demagogia dell’antipolitica e che, per questo, mai mi sarei iscritto al partito della antipolitica. Non potrei mai, perché riconoscere acriticamente l’inadeguatezza della classe politica locale equivarrebbe ad accettare che questa sia una città senza speranze!
Ma questa non è una città senza speranze!
Io dico che “si può fare!”
Abbiamo la forza, le competenze e la determinazione per amministrare questa città!
Abbiamo il dovere di farlo, dobbiamo sedare la rabbia irrazionale che si sta radicando nella nostra cittadina e sconfessare questa diffidenza diffusa.
Possiamo farlo solo ponendo al centro della discussione il programma e le regole della buona amministrazione: regole che rendano efficace la rete di relazioni fra gli attori politico-istituzionali, da cui emerga con evidenza chi amministra e chi controlla, chi fornisce gli indirizzi e chi si preoccupa di attuarli, regole che bandiscano i privilegi e le parzialità, regole, infine, che diano certezza e sicurezza.
Abbiamo molto da lavorare!
“Ho promesse da mantenere e miglia da percorrere prima di poter riposare” diceva Robert Frost … anche noi!
Gennaro Giuliani