Pubblico dibattito sulle questioni economiche e le strategie da adottare
Si è tenuto nella serata di giovedì nel chiostro di Palazzo San Francesco, sede del Comune, un incontro tra la locale Confcommercio e i cinque candidati alla poltrona di primo cittadino della città di San Pio.
Il dibattito è stato aperto da una relazione presentata da Mario Campanile, membro della locale sezione di zona della Confcommercio: “L’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di far rendere conto a chi fa politica, ed in particolare alla nuova amministrazione che si insedierà, che la classe imprenditoriale a San Giovanni è consistente e pretende rispetto. Questa è una città turistica, ma il turismo non viene privilegiato, come confermato dall’ultimo posto della voce ‘turismo’ nel bilancio. Il paese è fermo – conclude Campanile – non si fa niente per migliorare l’accoglienza, per questo dobbiamo invertire la rotta e tornare ad investire sul turismo, che è il pilastro della nostra economia”.
Gli operatori economici hanno voluto l’incontro per evidenziare gli obiettivi e il ruolo della Confcommercio in merito alla concertazione delle future strategie da adottare. Tutti i candidati sindaci hanno preso atto della situazione e hanno posto le basi per una collaborazione tra
L’incontro è stato anche l’occasione per il commissario prefettizio Michele Di Bari di congedarsi dalla guida del Comune: “Sono stati mesi molto intensi e ringrazio San Giovanni e i suoi splendidi cittadini. Tutti i candidati hanno dimostrato grande maturità in questa campagna elettorale, un clima che sarà sicuramente foriero di ottimi risultati a livello amministrativo. Mi auguro che la città possa tornare a splendere, soprattutto in questo momento che la vede al centro delle attenzioni per il grande evento dell’esposizione della salma di San Pio. San Giovanni è una città – conclude Di Bari – che ha ancora sacche di differenziazione redditoriale. Mi auspico che gli uomini dell’opulenza riescano a chiamare a se che vive la povertà, affinché questa splendida realtà che è San Giovanni Rotondo possa vivere una nuova stagione di progresso economico ma soprattutto di civiltà”.
Antonio Lo Vecchio (ilgrecale.it)