Intervista a tutto tondo sulla politica locale e nazionale
Lo scorso 26 settembre ‘Città Attiva’ si è riunita per discutere dei problemi della città. Un incontro interessante al quale mancavano i rappresentanti politici cittadini, impegnati nel consiglio comunale monotematico sulla questione Sicel.
Soddisfatto dell’esito dell’incontro Gaetano Cusenza membro del Consiglio direttivo di Città Attiva che abbiamo intervistato per darci conto degli esiti di questo incontro:
Cusenza cosa è emerso dal vostro dibattito?
Sostanzialmente due aspetti: il primo: la vita della nostra città. Alla gente interessa conoscere e sentir parlare dei fatti che li riguardano. E’ giusto che ci si interroghi sulla politica cittadina, sulle sue risorse e le sue criticità. Inoltre sono emerse le priorità che i sangiovannesi si aspettano da chi amministra. Tra queste: il problema occupazionale, l’assetto idrogeologico, il turismo e i rapporti con gli enti privati. Quello che mi fa particolarmente piacere è la partecipazione di donne e uomini interessati alle sorti della nostra città.
A proposito di rapporti con gli enti privati, è vero che Città Attiva ha ricevuto una lettera di ‘richiamo’ dalla BCC di San Giovanni Rotondo?
E’ vero. Dopo un’assemblea pubblica, organizzata qualche mese fa, ci è stata recapitata una lettera da parte della BCC, in cui sostanzialmente si accusava Città Attiva di aver parlato male della banca e, nello stesso tempo, ci ammoniva per il futuro, per evitare che la cosa si ripetesse. La nostra risposta non si è fatta attendere e con garbo, ma con determinazione, abbiamo consigliato ai dirigenti della BCC di evitare, per il futuro atteggiamenti del genere, in quanto in quella assemblea non sono stati fatti riferimenti alla banca. Forse qualcuno in BCC ha preferito attaccare Città Attiva, semplicemente per difendersi da voci riguardanti la loro gestione.
Tornando alla riunione, avete discusso delle priorità della città. Oggi i cittadini indicano senza dubbio la mancanza di una fogna bianca.
Ormai è una situazione insostenibile, come dimostrato dagli ultimi eventi. San Giovanni Rotondo subisce allagamenti e in più parti della città, anche quando cadono poche gocce. L’amministrazione Pompilio ha voluto creare dei vasconi che si sono rivelati non totalmente idonei a risolvere l’annoso e pericoloso problema degli allagamenti, senza contare i soldi spesi, sia per il tecnico progettista che per i lavori realizzati.
Vi siete espressi sul lavoro dell’Amministrazione Pompilio?
L’ho detto già in altre circostanze. Pompilio dal giorno che è stato abbandonato dai Consiglieri Comunali che l’hanno eletto e si è fatto sostenere da Consiglieri eletti all’opposizione, non ha più la legittimità popolare. Lui insiste e va avanti lo stesso? Pompilio può insistere quanto vuole, sono i risultati che contano. Si vedono in giro un po’ di fiori e molti nastri da tagliare. Troppo poco. San Giovanni Rotondo merita amministratori impegnati su grossi temi: rilancio del turismo, aeroporto, Piano Sociale di Zona, PUG.
Come commissario liquidatore della Comunità Montana si è battuto per il recupero di Agropolis. Quali sono le prossime mosse per entrare nel pieno possesso della struttura?
Il Sindaco mi aveva insistentemente chiesto notizie e ora che è arrivato finalmente il momento di riaverla in possesso, è scomparso. La questione è molto semplice: bisogna presentare alla Comunità Montana e alla Regione Puglia una richiesta in cui si esprime la volontà di riavere in possesso Agropolis, con gli annessi novanta ettari. Non penso ci voglia tanto.
Oltre alla stretta attualità sulle vicende cittadine avete anche discusso delle future scelte politiche. State nuovamente strizzando l’occhio al PD?
Ho partecipato ai lavori dell’assemblea nazionale del Partito Democratico. E’ stata l’occasione per vedere da vicino lo stato di salute del PD e per riallacciare definitivamente i rapporti. Insieme ad alcuni amici, ci siamo tesserati nelle fila del Partito Democratico e voteremo Matteo Renzi il prossimo 8 dicembre. Con Renzi segretario si darà vita ad una nuova stagione. Penso che ci sarà un partito snello, non fondato sulle tessere.
A livello locale invece qual è a suo avviso lo stato di salute del PD?
Il PD di San Giovanni Rotondo non lo frequento da un bel po’. Non so come è organizzato e quali siano le loro attività. In Consiglio Comunale lo vedo poco incisivo. Non ricordo, in questa consiliatura, una proposta per la città. Ho l’impressione che siano concentrati su altro. Posso dire, senza polemiche, che la vita del PD locale non ci interessa. Pertanto, sinceramente, a livello locale pensiamo di continuare con Città Attiva, che piace alla gente e con la quale abbiamo fatto molte e riuscite iniziative.