Presentato uno studio geologico dell’università di Ferrara
Il circolo Legambiente “Lo Sperone” di San Giovanni Rotondo ha consegnato una lettera a Massimo Gargano, presidente del consorzio di bonifica montana del Gargano, per chiedere di ripristinare il lago di Sant’Egidio.
In occasione della conferenza ANBI tenutasi a San Giovanni Rotondo il 7, 8 e 9 marzo scorsi, Legambiente ha consegnato uno studio geologico dell’alveo dell’antico lago di Sant’Egidio, prosciugato dall’uomo all’inizio del secolo scorso.
Il lago, sito a
In tempi dove, spiegano da Legambiente, l’acqua diventa sempre più un bene prezioso e considerata l’importanza che questo luogo rivestiva per gli uccelli di passo, si pone ora la possibilità concreta di prendere in considerazione le soluzioni presentate nello studio effettuato.
La lettera
Al Presidente dell’Associazione Nazionale A.N.B.I
Dott. Massimo Gargano
ROMA
Egregio Presidente
In occasione della conferenza nazionale ANBI, tenutasi a San Giovanni Rotondo nei giorni 7, 8 e 9 marzo 2007, abbiamo apprezzato il Suo intervento e colto nelle sue parole l’appello, indirizzato a tutti gli addetti ai lavori, a ritrovare quei valori indispensabili per raggiungere realmente gli obiettivi di valorizzazione ambientale e territoriale; l’impegno alla concertazione progettuale, la necessità di condividere le problematiche connesse alle opere di bonifica irrigua in maniera partecipata, negli interessi indistintamente comuni a tutte le regioni italiane. Proprio in virtù di tali principi vorremmo che finalmente si concretizzasse l’idea di un’opera da tempo posta all’attenzione di tutti gli organismi istituzionali competenti, ma sistematicamente ignorata: vorremmo far diventare di pubblico dominio che nella terra di San Pio esiste la reale possibilità di ripristinare l’antico Lago di Sant’Egidio. Prosciugato agli inizi del secolo scorso, a mezzo inghiottitoi naturali esistenti, diviso in piccoli appezzamenti di terreno, fu da prima assegnato a cittadini bisognosi per esigenze di sopravvivenza, successivamente dopo il fallimento di alcuni tentativi per altri utilizzi fu definitivamente abbandonato, attualmente quando possibile viene coltivato a frumento o usato come pascolo da contadini e pastori abusivi. L’ultimo giorno del convegno abbiamo consegnato al Presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, Gianfranco Frattarolo, uno studio geologico dell’alveo del preesistente lago, situato a quattro km da San Giovanni Rotondo in direzione Monte Sant’Angelo, come si evince dall’allegata mappa stradale. Legambiente notoriamente addentrata in ambienti culturalmente avanzati in campo ambientale, ha ottenuto a titolo totalmente gratuito un pregevole lavoro di ricerca indispensabile ad ogni futura progettazione, eseguito dall’Università di Ferrara, per conto del prof. Alfonso Bosellini, ritenuto il più qualificato esperto della materia. Purtroppo succede che per le opere pubbliche in genere si presta molta attenzione solo in funzione delle sovvenzioni, dei costi per incarichi professionali, ricerche catastali, progettazioni di massima, studi preliminari, della farraginosa procedura per indire le gare di appalto, ma non per prevedere una dettagliata e corretta progettazione esecutiva, trasparente e di pubblico dominio. A causa dei molteplici intrecci legati spesso agli interessi di governo del territorio, nonostante la fattibilità dell’opera non presenti difficoltà e tantomeno costi eccessivi, succede che non si riesca a far decollare un progetto talmente connaturato alla morfologia da non richiedere nient’altro che le sole opere atte a ripristinare l’invaso preesistente; a mettere a regime gli immissari e gli emissari già esistenti nella zona. Periodicamente si allaga naturalmente in concomitanza di precipitazioni del tutto normali, assumendo l’aspetto che si può vedere nella foto allegata. Le chiediamo pertanto nei limiti delle Sue competenze e possibilità, visto il suo esplicito riferimento alla condivisione partecipata delle varie problematiche connesse alla carenza idrica, se può diffondere questo nostro progetto onde perorarne la realizzazione, a vantaggio non solo dell’ormai drammatica emergenza idrica, ma quanto per il ripristino di un contesto ambientale unico per la sua tipicità e la bellezza del territorio. L’altipiano su cui sorge il territorio montano di San Giovanni Rotondo, è circondato da alture e raccoglie tutte le acque piovane delle montagne circostanti, si estende da levante a ponente, delimitato a nord dai monti più alti del Gargano, è circondato tutto da rilievi che ne fanno una grande conca, il cui punto più basso risulta essere proprio il Lago di Sant’Egidio. Ma ciò che maggiormente andrebbe messo in evidenza è che il PAI (Piano di Assetto Idrogeologico), lo strumento urbanistico che impone la realizzazione delle opere atte a evitare i rischi idrogeologici, per diventare operativo è subordinato proprio alla realizzazione del lago, in quanto trovandosi alla quota più bassa, andrebbe ad accogliere tutte le acque di scolo, come avveniva in passato. distinti saluti
Associazione Legambiente
San Giovanni Rotondo