di Gennaro Palladino
In questi giorni, in giro per la città è affisso un manifesto che annuncia l’apertura di nuovi cantieri e dando un’occhiata alla data, a qualcuno il pensiero è corso immediatamente ad un pesce d’aprile, scherzo di qualche buontempone. Invece il manifesto è autentico. L’assessore ai lavori pubblici Pio Di Giorgio annuncia l’apertura di nuovi cantieri per rendere la città più accogliente in imminenza dei due importanti eventi che investiranno la città. L’avviso alla popolazione oltre a sottolineare una maggior adeguatezza della città all’accoglienza degli ospiti che raggiungeranno la nostra cittadina in occasione del raduno nazionale dei bersaglieri fissato per i gg 22-23-24 maggio e della tanto attesa visita del Papa prevista il 21 giugno prossimo, avverte dei disagi che i cittadini dovranno, purtroppo sopportare, e invita tutti ad aver pazienza.
Ebbene, vi mettiamo al corrente di alcuni commenti e reazioni di quei cittadini che seguono le vicende amministrative su locale portale Sangiovannirotondonet.it:
"Ma quali nuovi cantieri avete aperto? Girando per la città si fa la terribile scoperta di una città disastrata, sporca, poco accogliente, con barriere architettoniche ovunque".
"L’unico cantiere che si vede è quello della risistemazione dei marciapiedi in via Foggia".
"Per il Papa, ci facciamo in quattro, per la nostra città durante tutto il corso dell’anno non si guarda" e " poi, perché solo per il Papa bisogna investire denaro? E per i giovani quando sarà fatto un investimento serio per rilanciare l’occupazione?".
"Non credo proprio che questi lavori sarebbero stati fatti anche se il Santo Padre non fosse venuto".
"Visti i precedenti, ho dei dubbi che l’amministrazione sia lì a sollecitare gli addetti ai lavori per terminare i lavori nel più breve tempo possibile".
"Sicuramente conoscendo gli amministratori di questa città, i lavori inizieranno dal percorso del Santo Padre, in sintesi verranno fatti i lavori su Viale della Gioventù, via Donatello, corso Roma, via Foggia, viale Cappuccini, dopo di che verrà sistemato finalmente dopo diversi anni corso Matteotti. Anche la zona internazionale verrà risistemata per renderla più accogliente verso i milioni di pellegrini che visitano il nostro paese. Si sistemerà ovviamente anche la zona campo sportivo."
E tanti altri ce ne saranno allorquando i cantieri vedranno la luce. Conosciamo un detto: "la fretta fa i gattini ciechi" per cui il timore è quello di rivedere films già visti in occasione di altri importanti eventi. Vogliamo ricordarli? Non ci sembra il caso perché entrano da un orecchio e dall’altro escono senza colpo ferire nel senso che il nostro è un popolo in tutt’altre faccende affaccendate e di memoria corta per cui non varrebbe la pena stare a rimarcare vecchie storie. Si rischia, ad esempio e spero che non avvenga, che la situazione delle buche (ormai voragini) delle strade della città, considerando il poco tempo a disposizione, venga risolto con un semplice strato di asfalto sovrapposto rimandando sine die l’atavico problema che si presenta immediatamente dopo.
In una recente intervista rilasciata al Corriere del Sud il nostro sindaco dichiara:
"Per quanto riguarda la gestione dei "Grandi Eventi è una importante occasione per innovare strategicamente la visione di SGR con l’assunzione piena di responsabilità nel realizzare opere e servizi che devono lasciare un segno positivo sul territorio sottratto alla miopia della temporaneità".
Noi vogliamo meglio approfondire e chiedere al Sindaco Gennaro Giuliani se il problema delle strade rotte, insieme a quello, ormai atavico, della raccolta delle acque reflue sarà finalmente preso di petto e se, memori degli sperperi di contributi statali in altre occasioni, finalmente vedremo attuare interventi più strutturali nel senso che ne rimarrà traccia anche dopo gli eventi e, ancora, se i finanziamenti cui si pensava di accedere, arriveranno.
"La vera scommessa – ci risponde – è quella di fare in modo che gli interventi che stiamo programmando creino dei benefici durevoli sul territorio, che vadano aldilà della visita del Santo Padre o del Raduno dei Bersaglieri. La settimana che segue sarà cruciale, perché ci attendiamo una risposta dalla Regione Puglia proprio in merito alla richiesta di sostegno finanziario che abbiamo avanzato: anche da questo dipende la capacità di intervenire sul territorio con una visione di lungo periodo.
Per quanto riguarda le strade, come abbiamo già detto in varie occasioni, i lavori di bitumazione di numerose strade cittadine sono stati già appaltati e siamo solo in attesa che arrivi il primo caldo per dare l’avvio ai lavori. E sono lavori, ci tengo a precisarlo, che in massima parte sarebbero stati realizzati a prescindere dall’arrivo del Papa, tant’è che vengono finanziati con fondi comunali: questo per smentire chi ritiene che la programmazione degli interventi sulle strade avvenga, come spesso accade, sotto la spinta dell’emergenza, piuttosto che in base ad una programmazione.
Quanto alle acque bianche, il Comune si è dotato di un progetto complessivo di gestione delle acque, finalizzato sia alla messa in sicurezza del territorio da rischio idrogeologico (cd. Piano di Assetto Idrogeologico), sia allo smaltimento/recupero delle acque pluviali.
Il progetto è molto ambizioso e verrà realizzato per stralci, ognuno dei quali sarà in grado di risolvere, per gradi successivi, i problemi di allagamento e/o di sicurezza di parti del territorio comunale, secondo priorità predefinite. E la prima, com’è ovvio, riguarda tutta la zona a sud dell’edificato dove si raccoglie tutta l’acqua piovana proveniente dalle zone già urbanizzate: verrà realizzata una prima conduttura di raccolta delle acque bianche che incanalerà le acque verso le Mattine.
Siamo pronti a realizzare questo primo stralcio anche qualora non ricevessimo aiuti dall’esterno: nel bilancio di previsione 2009, infatti, abbiamo previsto di accendere un mutuo di 1.450.000 euro per l’occorrenza."
Approfittando della disponibilità facciamo alcune altre domande sempre su quanto dichiarato rispetto all’accreditamento della sua amministrazione proveniente oltre che dal consenso popolare ma anche dai risultati raggiunti. Perciò insistiamo nel chiedergli quali e quanti siano gli interventi realizzati e quali e di che natura e provenienza gli attestati di credibilità di cui parla.
"Enumerarli tutti mi pare impossibile in una intervista. Posso, solo per limitarmi a qualche esempio, parlare della ripartenza dei numerosi interventi nel campo sociale ed all’avvio di altri ancora. Oppure riferire dell’attivismo del settore dei Lavori Pubblici, evidente non solo nell’avvio dei lavori del depuratore, ma anche nei numerosi interventi programmati sull’edilizia scolastica – vedi alcuni interventi di messa in sicurezza o la palestra della scuola Melchionda – o in tanti piccoli interventi che segnano la presenza di una amministrazione – tipo quelli su strade e marciapiedi, sui tronchi di fogna e acquedotto, sulla illuminazione pubblica, sul ripristino del muro del cimitero , etc. -.
Qualcuno, solo per fare un esempio, si è accorto che non ci sono più lampadine fulminate o che stiamo estirpando quei tanti pali di cemento inutilizzati che invadono i nostri marciapiedi e che rendono una passeggiata un vero e proprio percorso ad ostacoli? Probabilmente no, poiché sono interventi pressoché invisibili. Ma per me la capacità di una amministrazione di incidere sulla vivibilità di una città dipende proprio da queste attenzioni – e continua – "gli attestati di credibilità provengono dalla città al sottoscritto e a tutti gli assessori, nessuno escluso. La città ci è vicina e ce lo dimostra continuamente. Siamo sufficientemente maturi per capire quando si ha di fronte un interlocutore che si manifesta soddisfatto di te per pura piaggeria e quando, invece, è autenticamente persuaso che stai lavorando bene.
Quanto alla critiche, fanno bene e servono a crescere, purchè non siano cattive e strumentali. Da tempo ho smesso di inseguire la chimera di piacere a tutti!
E per meglio spiegare cosa intende l’amministrazione per adeguare l’accoglienza, continua:
"stiamo inaugurando una nuova stagione del turismo, che antepone gli interessi del visitatore a quelli di chi è destinato ad accoglierlo: un ribaltamento di prospettiva che, mi aspetto, genererà polemiche, ma che supererà la miopia di una visione del turismo che si propone di massimizzare i benefici immediati a danno di quelli futuri. Un visitatore insoddisfatto non torna a San Giovanni Rotondo, un visitatore che riceve “buone emozioni” torna, anche con l’intenzione di rimanerci più a lungo!
Più chiaro di così !!!E per quanto riguarda la sicurezza?
"Mi viene da pensare, ancora, in tema di sicurezza urbana, alle ordinanze in materia di ordine pubblico, accattonaggio, decoro urbano……
In tema urbanistico?
“Non sottovaluterei, da una parte l’adozione e l’approvazione di vari piani particolareggiati , alcuni dei quali, in attesa di esame da anni, che, in un periodo di crisi globale, costituiscono una importante opzione di rilancio della nostra economia (l’edilizia è, da sempre, la misura anticiclica per eccellenza), e dall’altra il riavvio (l’ennesimo!) della attività di pianificazione urbanistica generale”.
E chiude anche per non rischiare di sfociare nel vago, il nostro Sindaco anticipandoci e rimandandoci ad una sorta di libro bianco che presenterà alla città alla scadenza dei primi dodici mesi di attività di questa amministrazione.
Per forza di cose l’intervista sfocia sui rapporti con la sua maggioranza politica e sulle voci di richieste di un rimpasto in giunta da parte dei maggiorenti del suo Partito Democratico.
"C’è certamente una riflessione con il PD che ha il suo naturale corso e che avrà compimento se e quando si addiverrà ad una proposta autorevole e largamente condivisa dallo stesso PD.
Non posso correre il rischio di avviare una strategia di avvicendamento in una giunta che, oggi, lavora con spirito di coesione e con determinazione per fare posto ad una giunta in cui finirebbero per replicarsi le tensioni che oggi albergano nel PD.
Chi ha la responsabilità di amministrare una città cosa farebbe? Fra una giunta ‘a rischio implosione’ nel caso di rimpasto e lasciare le cose come stanno, anche con il rischio di arrivare ai ferri corti con il PD, i cittadini cosa sceglierebbero?
In conclusione il problema che riaffiora sempre è quello all’interno del Partito Democratico?"
Il PD è una grande forza democratica e responsabile e quando sarà in grado di formularmi una proposta, espressione di coesione e autorevolezza, ne parleremo. Il segretario e il capogruppo, sotto questo punto di vista, stanno facendo un lavoro di grande qualità e spessore politico."
A questo punto, pensiamo con questa intervista di aver dato modo al nostro sindaco di aver risposto a dubbi e commenti e di chiarire il suo pensiero che sicuramente sarà ancor più dettagliato nella presentazione, come annunciato, del resoconto alla scadenza del suo primo anno di governo. Ringraziamo vivamente Gennaro per la sua ampia disponibilità e con l’augurio di un buon lavoro ci diamo appuntamento a fine maggio.
Gennaro Palladino