Lo scorso 1 novembre il primo congresso
Si è svolto il 1 novembre
che si è tenuta presso la sezione del Partito Democratico presieduta dal vice
segretario provinciale Maurilio Impagliatelli, ha inoltre visto la
partecipazione, oltre che di molti ragazzi iscritti, anche del segretario provinciale dei Giovani
Democratici Antonio Stornelli e del sindaco di San Giovanni Rotondo, Gennaro
Giuliani. A fare le veci del segretario cittadino del
Partito Democratico, Michele De Angelis, assente poiché fuori paese per impegni
familiari, è stato Salvatore Mangiacotti.
Il Congresso rappresenta una tappa importante
nell’incalzante percorso di crescita dei giovani democratici testimoniandone la
raggiunta maturità politica, come risulta dalle affermazioni del portavoce dei
giovani democratici di San Giovanni Rotondo, Maurilio Impagliatelli. “Questo evento rappresenta il vero punto di
partenza del partito democratico non solo sangiovannese ma dell’intera
provincia di Foggia: era doveroso che la giovane realtà democratica più
numerosa dell’intera provincia desse inizio alla fase di radicamento sul
territorio espressa attraverso i congressi cittadini.”
A sottolineare il richiamo all’unità di intenti e
allo spirito di collaborazione come principi guida dell’azione dei Giovani
Democratici è stato il segretario provinciale Antonio Stornelli che,
nell’occasione, ha voluto porgere ai giovani riuniti in assemblea i saluti del
segretario regionale Angelo Petrosillo. Un forte richiamo, dunque, ad
affrontare le sfide con la compattezza e la cooperazione politica emerso da più
parti e fatto proprio anche dal sindaco Gennaro Giuliani e da
Mangiacotti.
“Finalmente siamo qui pronti a sancire il primo congresso giovanile del partito
democratico, un tassello fondamentale di un’avventura partita da lontano un
anno e mezzo fa, e che serve a puntellare e rilanciare il nostro progetto.”
Queste le parole con le quali il
neo-segretario dei giovani democratici sangiovannesi Francesco Cipriano ha
esordito dopo la sua elezione.
“Dobbiamo ritornare a porre al centro della discussione la questione morale e
ripartire dal monito di Berlinguer, il quale affermava che, i partiti di oggi
sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa conoscenza della
vita e dei problemi della società, della gente; idee, ideali, programmi, pochi
o vaghi; sentimenti e passione civile, zero. gestiscono interessi i più
disparati, i più contradditori, talvolta anche loschi. Non sono più
organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e
l’iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, ciascuna con un
"boss" e dei "sottoboss". Dobbiamo iniziare a lavorare, a
rimboccarci le maniche e mostrare che c’è un modo diverso di fare e intendere
la politica. Oggi è possibile, l’esperienza di Obama apre nuovi scenari riporta
fiducia, mostra che idee e persone possono cambiare sistemi castali.
L’occasione qui ci è offerta dal partito democratico, un nuovo modello basato
sul dibattito democratico in cui ognuno possa esprimere liberamente il proprio
credo e di cui noi ci proponiamo come colonna portante. Vogliamo avvicinarci ai
giovani e ascoltare i loro problemi, stimolarli al confronto e cercare
soluzioni. Noi ci crediamo, in fondo anche i sogni hanno bisogno di sapere che
noi ci crediamo.”
Successivamente è stato proposto dal segretario neo-eletto
un esecutivo ed un coordinamento che l’assemblea all’unanimità ha votato
favorevolmente. Del direttivo fanno parte: Giuseppe D’amato, Morena Fini, Luigi
Gravina, Michele Vergura.
Sono invece membri del coordinamento: Giusy Scarale,
Matteo De Vita, Orazio Gorgoglione, Giovanni Cassano, Ivanantonio Leggieri,
Marco Gorgoglione, Michele Fiore, Michele Bucci, Michele Gravina, Salvatore
Centra, Maurilio Impagliatelli, Marta Marzocca, Valeria Lo Mele.
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