“Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide”
– Commento a cura di don Andrea Lauriola –
PRIMA LETTURA (Is 7,10-14)
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio
Dal libro del profeta Isaìa
In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto».
Ma Àcaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele».
SALMO RESPONSORIALE (Sal 23)
Rit: Ecco, viene il Signore, re della gloria.
Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
SECONDA LETTURA (Rm 1,1-7)
Gesù Cristo, dal seme di Davide, Figlio di Dio.
Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio – che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!
Canto al Vangelo (Mt 1,23)
Alleluia, alleluia.
Ecco la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele: “Dio con noi”.
Alleluia.
VANGELO (Mt 1,18-24)
Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide
+ Dal Vangelo secondo Matteo
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
Commento
Emmanuele, Dio-con-noi. Un Dio che attraversa la nostra storia. Anzi, la fa sua. Un Dio che ci insegna l’amore. Anzi, lo riversa su di noi. Un Dio che ci è vicino. Anzi, che si fa uno di noi.
Ok, il concetto è arrivato. Dio supera ogni aspettativa, è sovrabbondante nell’amore e non si lascia vincere in generosità. Il problema è un altro.
Ma per ottenere tutto questo è proprio necessario lasciarsi sconvolgere i piani?
Per assumere la nostra umanità era proprio necessario mettere così in difficoltà il povero Giuseppe?
Non si poteva trovare una soluzione che non lo facesse passare per l’uomo tradito dalla sua promessa sposa?
Non si poteva fare una cosa che desse meno nell’occhio?
Non si sa… certo è che il Signore ha voluto tuffarsi nella nostra storia sbilenca, non l’ha plastificata, ma ci ha insegnato a credere che avere a che fare con lui significa metterci in gioco per un obiettivo altissimo.
Giuseppe si è fidato di Maria, Maria ha avuto fiducia nella forza di Giuseppe. Entrambi hanno guardato oltre. Così diventa tutto un gioco di fiducia… Fidarsi di Dio, costruendo ponti con ogni prossimo, abbattendo ogni divisione.
E tu? Ti fidi di un re che giace in una mangiatoia?