I due quesiti del Gruppo Consiliare PDL
A firma dei consiglieri comunali appartenenti al Gruppo Consiliare del Popolo della Libertà, Mauro Cappucci, Vito Sollazzo, Michele Fini e Salvatore Gaggiano, sono state presentate, con richiesta di risposta scritta, 2 interpellanze.
Per la relativa discussione in Consiglio Comunale sono interessati, per competenza, gli il sindaco, il presidente del consiglio comunale ed i competenti assessori.
Di seguito i contenuti delle interpellanze:
Interpellanza 1: Utilizzo locali “Bollenti Spiriti”.
Premesso:
– Che l’amministrazione comunale, nel marzo del corrente anno, ha provveduto ad inaugurare l’apertura dei laboratori urbani, quest’ultimi facenti capo all’iniziativa Principi Attivi- giovani idee per una Puglia migliore, realizzata nell’ambito del programma regionale per le politiche giovanili “Bollenti Spiriti”,finanziata dal Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili, e tesa a favorire l’attivazione e la partecipazione dei giovani pugliesi alla strategia di sviluppo regionale;
– Che la finalità dei laboratori urbani era di recuperare edifici dismessi di proprietà pubblica, attraverso un operazione di ristrutturazione, rifunzionalizzazione e gestione dei suddetti immobili da adibire a centri per la creatività giovanile, nella speranza che diventi un momento di formazione e preparazione al lavoro
– Che sono stati realizzati, nei locali dell’ex mattatoio comunale, diversi laboratori tematici, tra cui il laboratorio multimediale, il laboratorio musicale e il laboratorio di falegnameria, realizzati con lo scopo precipuo di organizzare attività e corsi di formazione e preparazione al lavoro per i giovani sangiovannesi;
– Che appare di tutta evidenza che per la piena realizzazione del progetto, le associazioni che utilizzeranno i laboratori urbani, hanno una reale bisogno del supporto dell’amministrazione comunale;
– Che nella fase di inaugurazione dei suddetti laboratori, l’assessore ai Lavori Pubblici, ed l’assessore alle Politiche Sociali, avevano dato piena adesione al progetto, garantendo una pronta conclusione dei lavori ed una certa consegna dei laboratori alle associazioni, impegnandosi con una presenza costante a fianco delle associazioni stesse, nello svolgimento del lavoro all’interno dei laboratori urbani.
Ciò stante si interpellano l’assessore ai Lavori Pubblici e l’assessore alle Politiche Sociali per le seguenti notizie:
1) informazioni sulla reale funzionalità delle aule didattiche;
2) qual è lo stato di utilizzo dei suddetti laboratori urbani da parte delle associazioni vincitrici di concorso;
3) in questi mesi è stato fornito, dagli assessorati oggetto dell’interpellanza, tutto il supporto necessario, in termini di interazione e collaborazione, per la realizzazione del progetto Principi Attivi.
Interpellanza 2: Finanziamenti “PIP”.
Premesso:
– Che il comune di San Giovanni Rotondo, procedendo nella fase di attuazione e realizzazione del Piano degli Insediamenti Produttivi (PIP), strumento urbanistico finalizzato all’individuazione di aree destinate alla realizzazione ed organizzazione di nuovi insediamenti produttivi di carattere industriale, artigianale, commerciale e turistico, si impegnava a cedere le suddette aree, opportunamente infrastrutturate, in diritto di proprietà, alle Ditte interessate,inserite nella graduatoria di preassegnazione dei suoli PIP;
– Che lo stesso comune, a seguito di richiesta dell’Assessore all’Urbanistica, competente sul PIP, procedeva, con delibera di Giunta Comunale, all’approvazione del progetto preliminare delle opere di urbanizzazione del PIP, redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale- Settore LL.PP./Ambiente, per un importo lordo complessivo di € 5.342.000,00; importo che in fase di inserimento dell’intervento nella programmazione triennale delle opere pubbliche aumentava ad € 5.963.250,00;
– Che nella medesima delibera di G.C., si procedeva a nominare Responsabile del Procedimento, il Dirigente Settore Urbanistica, arch. Modesto De Angelis;
– Che lo stesso Responsabile del Procedimento, legale rappresentante del soggetto proponente, provvedeva a presentare, presso gli uffici preposti della Regione Puglia, domanda di finanziamento per la realizzazione di iniziative per infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi, attingendo alle risorse del PO FESR 2007- 2013, PROGRAMMA PLURIENNALE DI ATTUAZIONE PERIODO 2007- 2013, Asse VI – Competitività dei sistemi produttivi e occupazione;
– Che con pubblicazione ,avvenuta sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, n.94 del 27-05-2010, il comune di San Giovanni Rotondo, vedeva respinta la propria richiesta di finanziamento, in quanto l’invio telematico era stato effettuato da casella di posta ordinaria, non rispettando così le condizioni di esaminabilità previste all’art. 5 del bando, che richiedeva espressamente l’invio degli Allegati A, B, C e D a mezzo casella di posta elettronica certificata ( PEC );
– Che l’ottenimento del suddetto finanziamento era fondamentale per migliorare le condizioni degli insediamenti industriali, considerando che con esso si sarebbero realizzate strade, illuminazione, reti energetiche e per la fornitura di acqua, video-sorveglianza ed infrastrutture ICT, consentendo alle piccole imprese di poter lavorare in un contesto integrato e funzionale, al fine di ottenere una certa e positiva ricaduta occupazionale, in sostanza nuovi posti di lavoro;
– Che nello schema di convenzione per l’assegnazione in diritto di proprietà dei lotti ubicati su area destinata ad insediamenti produttivi, l’importo per l’assegnazione dei lotti è di € 135,21 al mq comprensivo del costo del suolo ( € 89,97 al mq ) per l’acquisizione dell’area da parte del comune, nonché del costo per le opere di urbanizzazione ( € 45,24 al mq ) a carico degli assegnatari.
Ciò stante si interpella l’assessore all’Urbanistica per le seguenti notizie:
1) quali iniziative intende adottare per ovviare al mancato finanziamento dei quasi 3.000.000 di € richiesti,considerando che per il bando in questione, a fronte di 82 domande giudicate ammissibili potranno essere finanziate con i 60 milioni di € disponibili solo 46 proposte, quindi solo più della metà delle richieste ammesse;
2) intende individuare, accertare e sanzionare eventuali responsabilità o inadempienze amministrative del Responsabile del Procedimento;
3) considerando che gli importi del mancato finanziamento erano destinati alla realizzazione di servizi, può garantire agli assegnatari dei lotti, che gli importi di € 89,97 al mq per l’acquisizione dell’area e di € 45,24 al mq per le opere di urbanizzazione riportati nella convenzione rimangano immutati, oppure i maggiori costi per il mancato finanziamento si riverseranno sugli stessi assegnatari.